Nella seconda metà dell’800 il Comune di Terni voleva favorire la scelta della città come sede di produzioni industriali. Per questa ragione fece realizzare, nel 1879, in prossimità di Pentima, una derivazione del fiume Nera, il Canale Nerino, lungo 3km con una portata di 27 metri cubi al secondo. Il suo scopo era supplire alle esigenze energetiche della Fabbrica d'Armi, costruita alla periferia della città a partire dal 1881, e favorire lo sviluppo e consolidamento di importanti imprese private come lo Jutificio Centurini, il Lanificio e la Fonderia.
La realizzazione di quest'opera idrica, che rappresenta anche il primo intervento del genere destinato a scopi industriali in Italia, garantì la disponibilità di forza motrice necessaria alla nascita, nel 1884, delle Acciaierie di Terni.
La prima acciaieria d'Italia, ed il polo siderurgico che sorse intorno ad essa, impresse una trasformazione radicale tanto all'impianto urbanistico della città quanto a quello paesaggistico dell'intera valle. Dell’impianto originale di Viale Brin è rimasto ben poco, mentre sono ancora visibili le case operaie create dalla Società Terni nel 1884.
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