L’area archeologica di Locri Epizefiri sorge lungo la costa jonica, distante pochi chilometri dall’attuale Locri (RC). Tra i resti dell’antica città, fondata nel VII secolo a.C. dai greci della Locride, si possono trovare testimonianze archeologiche che vanno dalla preistoria all’età bizantina.
Al tempo Locri Epizeferi era tra le colonie più importanti della Magna Grecia e la sua storia, dai secoli VI-III a.C. all’età romana, è ricostruita tra le strutture conservate nel parco archeologico, tra cui il quartiere abitativo-artigianale di località Centocamere, la cosiddetta Stoà (struttura porticata) a forma di U, il teatro del IV secolo a.C., le aree sacre dedicate a Demetra e Zeus e quella di Marasà e la Casa dei Leoni con il sacello dedicato ad Afrodite. Al centro del sito si trovano tracce del foro e del complesso termale di epoca romana.
Nel parco archeologico si trova anche il Museo Archeologico Nazionale, che si sviluppa essenzialmente su due livelli: il livello sopraelevato, costituito dall'area espositiva nella quale trovano posto i reperti, e il secondo livello costituito da uno spazio aperto, al di sotto del primo, nel quale vi sono reperti di dimensioni maggiori quali sarcofagi, cippi funerari ed elementi architettonici.
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