Villa Angerer ad Arco (TN), meglio nota come “Sanaclero”, venne costruita nella seconda metà dell’Ottocento da Giovanni Angerer. Questo facoltoso signore di Innsbruck acquistò i terreni a Vigne (frazione di Arco) in località “Olivè” e edificò la villa con forme e decorazioni in stile romantico e un’imponente scalinata.
L’ampio giardino, di circa 30mila m2, contiene piante rare ed esotiche come l’albero della canfora, il cipresso e il cedro dell’Himalaya, la quercia da sughero, l’eucalipto, l’albero delle camelie e un esteso canneto nella parte sud-ovest del parco, nonché un cocco del Cile che, fino agli anni Ottanta, decorava la scalinata di accesso ma morto in seguito all'inverno rigidissimo del 1985.
Dopo la prima guerra mondiale, la villa passò alla figlia, che era stata riconosciuta cittadina italiana e, in questo modo, aveva evitato il sequestro da parte dello Stato italiano dei beni appartenenti agli austriaci, e poi, alla metà degli anni Trenta, la proprietà venne acquistata dall’istituto “Fides” per trasformarla in sanatorio e casa di cura per il clero.
La villa venne ampliata ad ovest con un lungo fabbricato di tre piani e una chiesa, mentre la casa colonica venne alzata di un piano ed utilizzata per le suore. La nuova struttura, di circa 100 posti letto, fu inaugurata nel 1936; pochi anni dopo vi fu un ulteriore ampliamento nonché la collocazione, nel cortile d’ingresso, della statua del Sacro Cuore di Gesù, a cui venne consacrata la casa di cura.
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