Culla di arcaiche tradizioni, Orgosolo rivela un profondo legame con le sue radici: è la patria del Canto a Tenore, proclamato patrimonio dell’Umanità UNESCO. Abitato sin dalla preistoria, come testimoniano Domus de Janas, Tombe dei Giganti e i Nuraghi Su Calavriche, Mereu e Gorropu, alla fine del 1800, il paese assurse alla cronaca per il banditismo.
Durante il Novecento si sviluppò un fermento culturale ancora attivo, il muralismo, in origine strumento di protesta. Stradine e case in pietra sono arricchite da dipinti che raccontano costumi e tradizioni, cultura e intimo dissenso.
Paesaggi mozzafiato caratterizzano il Supramonte di Orgosolo. Uno dei sentieri che partono dal paese conduce alla dolina di Su Suercone, dove la terra ha creato una voragine profonda 200m e larga 400m. Tra i monumenti naturali anche il Canyon Gorropu, percorribile per un lungo tratto: con pareti di 450m è uno dei più profondi d’Europa. Nella Foresta di Montes si trovano le sos pinnettos, antiche capanne dei pastori.
Il centro è noto per su lionzu, raffinata benda che incornicia il viso delle donne in costume tradizionale. Per l’ordito si usano fili di seta rara - il baco da seta è allevato da queste parti - mentre la trama è colorata con lo zafferano.
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