Sadali è un pittoresco borgo medioevale di quasi mille abitanti al confine tra Sud Sardegna e Barbagie, nella parte centro-orientale dell’Isola. Si arrampica a oltre 700m d’altitudine su un altopiano calcareo (su Taccu) ed è circondato da boschi di lecci, rovere, sughere e macchia mediterranea. Il fiume Flumendosa conferisce ulteriore fascino al paesaggio, mentre l’altopiano ha un aspetto brullo e spoglio, eccetto sprazzi di foresta che un tempo lo ricopriva interamente.
L’itinerario per raggiungerlo passa per le vicine grotte Is Janas, dimora, secondo leggenda, di tre fate. Le cavità si estendono per 300m offrendo un tesoro naturale di stalagmiti e stalattiti che si uniscono in colonne, colate color ocra e drappeggi marmorei.
A Sadali si trova l’unica rapida all’interno del centro abitato di tutta la Sardegna: è la cascata di San Valentino. In età feudale la forza dell’acqua azionava i mulini del paese. Un mulino del XVII secolo, che conserva gli antichi strumenti di lavoro, si trova a poche decine di metri dalla cascata.
L’antica Chiesa di San Valentino, attorno alla quale, prima del 1335, è sorto il borgo, è di origine tardo bizantina e ospita un altare ligneo seicentesco. Le altre chiese sadalesi sono Sant’Antonio, in onore del quale si accendono i fuochi a metà gennaio, Santa Maria (XV-XVI secolo) e Sant’Elena Imperatrice.
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