Castell’Arquato (PC), situato sulle prime alture della Val d’Arda, è caratterizzato da un borgo medioevale arroccato lungo la collina che domina la vallata.
La Rocca di Castell’Arquato sorge proprio su quel promontorio, tufaceo e roccioso, che a strapiombo si getta nel torrente. Per molti secoli l’Arda, lambendo direttamente queste alture fino a Niviano di Lugagnano, ha costretto gli uomini che risalivano la valle verso gli Appennini a transitare nel borgo e di qui a proseguire lungo la costa, oppure, quando la stagione lo permetteva, a proseguire sul tracciato “stradale” posto tra mezzacosta e la riva del torrente.
La storia del borgo, dal secolo XV sino alla Unità d’Italia, vede alternarsi il dominio degli Sforza di Milano, degli Sforza di Santa Fiora, che posero Castell’Arquato sotto la giurisdizione della Casa ducale Farnesiana, e infine della Camera ducale parmense, attraverso un susseguirsi di vicende politiche e militari delle quali furono protagonisti insigni Capitani d’arme. Nel XVIII secolo Castell’Arquato passa alla Camera ducale parmense, sotto la quale rimane fino all’Unità d’Italia.
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