L’Armeria Reale è parte del complesso dei Musei Reali di Torino, insieme al Palazzo Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di antichità, i Giardini Reali, la Biblioteca Reale, le Sale Chiablese e la Cappella della Sacra Sindone.
L’idea di istituire un museo dedicato alle armi risale alla fine del 1832, quando Carlo Alberto inizia a fare raccogliere nella Galleria Beaumont, ormai svuotata dalle grandi tele che ornavano le pareti, le armi di proprietà dei Savoia. Gli oggetti provenivano inizialmente dagli Arsenali di Torino e Genova e dalle raccolte del Museo di Antichità. Ad essi furono aggiunti esemplari acquistati nel mercato antiquario, tra cui l’importante collezione dello scenografo milanese Alessandro Sanquirico.
Nel 1842 alla Galleria Beaumont si aggiunsero i locali della Rotonda, progettati da Pelagio Palagi, concepiti per ospitare le collezioni più recenti del museo carloalbertino, tra cui la raccolta di armi orientali. Questo settore si arricchì ulteriormente, dopo il 1878, con la donazione delle collezioni personali di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.
Con l’avvento della Repubblica nel 1946, l’Armeria diventa museo statale. L’Armeria possiede attualmente più di 5.000 oggetti che spaziano dalla preistoria all’inizio del Novecento, tra i quali uno dei più importanti nuclei è costituito dalle armi e armature cinquecentesche. All’Armeria è anche annesso il Medagliere Reale, destinato a raccogliere la collezione di monete e una selezione di antichità classiche e oggetti preziosi.
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