La Biblioteca Reale di Torino è una delle più importanti istituzioni culturali della città e conserva oltre 200.000 volumi, carte antiche, incisioni e disegni, come il celebre “Autoritratto di Leonardo da Vinci.
Nel 1831 Carlo Alberto di Savoia-Carignano decide di ampliare la biblioteca di corte con l’inserimento di innumerevoli volumi acquistati presso gli antiquari di tutta Europa e della sua raccolta personale. Nel 1839 acquisisce dal collezionista Giovanni Volpato una raccolta di disegni dal Quattrocento al Settecento di grandi maestri italiani e stranieri, fra i quali Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Leonardo da Vinci. Di Leonardo, in particolare, la Biblioteca possiede 13 fogli autografi e il Codice sul volo degli uccelli.
Con il rapido accrescimento dei fondi librari, l’antica sede posta al primo piano del Palazzo Reale si rivela ben presto insufficiente. A opera dell’architetto di corte Pelagio Palagi, che disegna anche gli arredi e gli scaffali, nel 1842 viene inaugurata la nuova sede della biblioteca palatina al piano terreno dell’ala di levante di Palazzo Reale.
In origine la Biblioteca Reale era destinata al servizio della corte, agli ufficiali e ai dotti interessati allo studio della storia patria e delle belle arti. Dopo la seconda guerra mondiale, con il passaggio allo Stato dei beni di Casa Savoia, la Biblioteca Reale diventa una biblioteca pubblica statale e dal 2016 è annessa ai Musei Reali di Torino.
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