L'altopiano della Sila si estende su una superficie complessiva di circa 150mila ettari, tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro, con vaste foreste distese su altopiani, cime montuose e laghi, che si protendono sul Pollino e l'Aspromonte. È suddiviso da nord a sud in Sila Greca, Sila Grande e Sila Piccola.
Numerosi bacini idrici, corsi d'acqua e laghi, tutti artificiali, sono stati realizzati nella prima metà del secolo scorso. La superficie boschiva è costituita principalmente da faggete e pinete del tipico pino silano, il laricio. Ampie vallate si aprono lungo le dorsali dove è praticata la pastorizia.
L’altopiano è l’habitat naturale per il lupo e il cervo, oltre che un luogo adatto al birdwatching, data la presenza di molti rapaci, fra cui il nibbio reale, il biancone e il gufo reale.
L’area è tutelata come Parco nazionale della Sila e comprende anche diversi centri abitati, tra i quali: Acri, denominata la “porta della Sila”, San Giovanni in Fiore, Castelsilano, ricco di sorgenti naturali e grotte di interesse speleologico, l’antico borgo medievale di Acerenthia.
Molto praticate sono le escursioni e il trekking, oltre al canottaggio e alla pesca sportiva presso i laghi Ampollino, Cecita, Arvo. Invece, i paesi di Lorica, Camigliatello e Ciricilla, in provincia di Catanzaro, sono frequentati per le piste da sci.
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