Santa Severina (KR) sorge su uno sperone di tufo che si affaccia sulla vallata del fiume Neto, a circa 326 metri di altitudine. All'epoca bizantina, periodo di massimo sviluppo della città, si deve l’edificazione del battistero, dell’antica Concattedrale di Sant'Anastasia e della Chiesa di Santa Filomena. Il quartiere Grecia, nella zona orientale, intatto dal punto di vista urbanistico e da cui si distende il panorama del marchesato, testimonia la dominazione bizantina. Il quartiere contiguo della ludea, invece, fu storicamente abitato dagli ebrei fino alla loro espulsione nel 1510.
L’imponente castello di epoca normanna, rimaneggiato nel corso dei secoli, è una complessa struttura militare formata da un quattrocentesco mastio quadrato, con quattro torrioni angolari e quattro bastioni sporgenti. Protetto da mura merlate e un fossato, il maniero conserva intricati labirinti sotterranei, scuderie con resti di affreschi medievali e saloni con decorazioni a stucco e dipinti barocchi ad opera di Francesco Giordano. Un belvedere, voluto nel 1535 da Galeotto Carafa, permette di ammirare tutto il territorio circostante fino a Crotone e al mar Ionio.
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