Un racconto di Sicilia è fatto di sole, quello che brucia la pelle e abbacina lo sguardo; di pietra grigia dei muretti, brunita delle strade, incattivita delle montagne, scolpita delle chiese. E di mare, più e più volte ritornante a modellare l’isola che si arrocca e tace, le cui onde sono pagine, puntinate dal sale delle storie. Eccolo, nella sua cucina di scrittore, il venerabile Andrea Camilleri (che il sale mai gli manca). Dalla sua fantasia insonne e cuciniera sono nati i romanzi del commissario Montalbano, dichiarato omaggio al collega Manuel Vázquez Montalbán. L’operazione produttiva, firmata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, dal 1999 in poi ha trasformato le pagine camilleriane in una fiction capace di tenere insieme originaria forza del racconto, centratura del protagonista, accessibilità della messa in scena e - veniamo al nostro - grazia della composizione dei luoghi.