L’area protetta del Parco dei Cento Laghi a Monchio delle Corti (PR) è un luogo incredibile per il mix di natura, cultura e storia che è in grado di offrire. Tra piccoli insediamenti e borghi arroccati, tra placidi pascoli e boschi incontaminati, il parco si presenta come un patrimonio di biodiversità floreale e faunistica unico nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Attraversato dal lungo cammino dell’Alta Via dei Parchi, presenta ambienti composti da habitat naturalistici differenti che, a partire dal fondovalle collinare dei fiumi Parma e Cedra, scandiscono l’ambiente circostante fino a raggiungere le vette più alte (oltre 1.800 m s.l.m. del monte Sillara).
Dove un tempo si ergevano antichi ghiacciai, oggi si aprono torbiere e splendidi laghi glaciali di acque limpide e trasparenti che in gran parte hanno mantenuto il loro aspetto naturale come lago Santo, lago Verde e lago Ballano. I castagneti secolari punteggiano le vallate, incise dal tempo e dal fluire dei torrenti di montagna.
Negli ambienti d'alta quota, sopravvivono tra i boschi di faggio diverse specie erbacee e piccoli gruppi di abete bianco, abete rosso e tasso che rimandano a un immaginario legato decisamente a climi più nordici. È in quest’ambiente dall’aspetto variegato che trovano il loro habitat naturale molte specie animali caratteristiche dell’Appennino Tosco-Emiliano come il lupo, l’aquila reale, il capriolo e il cinghiale.
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