Il massiccio granitico del monte Limbara si erge nella parte nord-orientale della Sardegna e rappresenta il confine tra i territori di Gallura e Logudoro. A nord guarda verso il pianoro di Tempio Pausania, a sud-ovest è delimitato dal Fiume Coghinas e a sud-est dalla depressione di Monti, Oschiri e del Fiume Padrogiano.
Pur non raggiungendo altezze vertiginose, appare imponente e caratterizzato da cime modellate da acqua e vento che in millenni hanno conferito loro strane conformazioni, imbiancate d’inverno dalla neve. La vetta più alta è Punta Balistreri (1.359m).
Soprannominato dagli antichi romani Limes Balares, perché segnava il confine con il territorio dei Balari, il complesso montuoso è coperto da profumati boschi e arbusti di macchia mediterranea, come corbezzolo, erica e lentisco. Acero, agrifoglio, sughere e tasso nascondono piante esclusive del territorio, come il ribes del Limbara e la felce florida.
La zona è sorvolata dall’aquila reale, mentre fra i rami del sottobosco trovano riparo cinghiale, daino, martora, muflone e volpe. Tantissime sorgenti alimentano vie d’acqua, spesso di ottime qualità oligominerali. Il Limbara è teatro ogni anno di un evento di fama internazionale, Time in Jazz: il suono si sviluppa tra rocce e boschi, scenario ideale per espressioni ritmiche.
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