Il Parco Regionale dell’Oasi di Tepilora è stato istituito nel 2014: quasi 8.000 ettari di foreste incontaminate, sentieri, sorgenti, fiumi e ‘dune’ nel territorio di Bitti, Lodè, Posada e Torpè.
L’intero perimetro delle due aree principali, Tepilora e Crastazza, tra 1980 e 1986 fu rimboschito e dotato di infrastrutture e servizi, così la nuova vegetazione andò a integrare quella spontanea mediterranea. In questo rifiorire hanno trovato rifugio numerose specie: cinghiale, lepre sarda, volpe, ed esemplari di daino e muflone.
Il parco si estende dai boschi di Tepilora sino alla foce del Rio Posada, elemento di connessione tra montagna e mare. Il suo delta con meandri, anse e foci fossili, è il risultato di millenni di evoluzione. Canneti, tamerici e giunchi assicurano condizioni ottimali per la nidificazione di cormorani, garzette, aironi, fenicotteri, cavalieri d’Italia e anche il pollo sultano.
Il Monte Tepilora è l’elemento distintivo del parco: una punta rocciosa triangolare stagliata sullo sfondo delle aree boschive di Crastazza e della Foresta di Sos Littos, protetta dal 1914. A caratterizzare la natura selvaggia è l’aquila reale.
Sul Montalbo una fitta rete di sentieri attraverso il verde, portano in cima, dove impera il deserto lunare; al Lago artificiale Maccheronis, circondato da moderne piste ciclabili; alla Foresta di Usinavà, caratterizzata da rocce che il tempo ha modellato in forme del mondo animale.
Fondazione Sardegna Film Commission
Via Malta 63 — 09124 Cagliari
Telefono: +39 070 2041961
Email: filmcommission@regione.sardegna.it