Piazza del Popolo, in stile rinascimentale, racchiude in sé tutta la storia di Ascoli Piceno. Oltre ad essere il luogo del passeggio per eccellenza degli ascolani vi si svolgono manifestazioni culturali come la Quintana, rievocazione storica con sbandieratori, dame, arcieri e musici che sfilano in piazza prima dell’inizio del torneo.
La piazza, di forma rettangolare, si apre all'incrocio tra Corso Giuseppe Mazzini e Via del Trivio. Il suo spazio è circoscritto dalla facciata del Palazzo dei Capitani del Popolo, dal Caffè Meletti, dalle forme gotiche della Chiesa di San Francesco, cui è addossata l'edicola di Lazzaro Morelli. Tutto il resto del perimetro è incorniciato da un loggiato con 59 archi e palazzetti rinascimentali movimentati da portici e merlature. La pavimentazione della piazza si compone di lastre di travertino che in caso di pioggia assumono un suggestivo effetto a specchio.
La piazza assunse la configurazione attuale nei primi anni del XVI secolo, quando il governatore Raniero de' Ranieri la sistemò con soldi pubblici nel 1507. Ultimata la costruzione del colonnato nel 1509, i privati ebbero la possibilità di costruire e sopraelevare i fabbricati attenendosi ad alcune regole: l'elevazione di un solo piano oltre il colonnato, altezza uniforme dei fabbricati; utilizzo di travertino per le finestre e mattoni rossicci per le volte e le case. Il modello di finestra fu disegnato da Bernardino di Pietro da Carona, di gusto lombardo, definita, riquadrata con timpani tondi e decorazioni a palmette. Successivamente furono aggiunti i merli alla ghibellina.
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