Costruito per la prima volta nel X secolo, il Castello di Canossa (RE) divenne il centro fortificato del potere feudale degli Attonidi, famiglia di origine longobarda che, con la Contessa Matilde, svolse un ruolo centrale nella lotta tra Impero e Papato.
Risale a Matilde il periodo di maggiore splendore di Canossa. Enrico IV, dopo la celebre umiliazione del 1077, volle vendicarsi. Lo scontro, favorevole alla Contessa, ebbe luogo nel 1092 nei colli a nord di Canossa in una località dove fu poi edificata, in ricordo dello scontro, una chiesetta, tuttora esistente, chiamata Madonna della Battaglia. Nel 1115, con la morte di Matilde, iniziò per il castello un periodo di inesorabile declino. Venne distrutto per tre volte: nel 1255, nel 1412, e nel 1557. Poi la proprietà passò tra varie famiglie nobili e, infine, fu distrutto dalla popolazione locale nel 1821.
Nel 1878 lo Stato ne acquistò i ruderi dichiarando Canossa monumento nazionale. Della struttura originale restano alcune tracce delle mura e della cripta del tempio. All'interno del castello si trova un piccolo museo nazionale, che è stato recentemente rinnovato, e conserva, tra le altre cose, un prezioso fonte battesimale del XII secolo.
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