Diversi videogiochi ambientati in località italiane molto celebri (Roma, Venezia e Castel del Monte) hanno preso spunto dall’immenso patrimonio storico presente nel nostro Paese. Molti dei siti culturali nascondono infatti simboli e rimandi a elementi esoterici e cabalistici, che ci consentono di vestire i panni del turista-detective e immergerci in un mondo in cui ogni verità non è mai definitiva.
Stampa itinerarioLa città da cui parte il nostro itinerario investigativo è Roma; quale luogo migliore per introdurci in un clima esoterico? Il personaggio di George Stobbart ci accompagna in Broken Sword: L’angelo della morte, all’interno di una Roma immaginaria, ma ben identificabile per diversi elementi architettonici e urbanistici. In una zona ipotizzabile con i caratteristici vicoli di Trastevere, è possibile riconoscere il ciottolato delle strade e le tipiche persiane in legno delle finestre dei palazzi. Il nostro George ci stuzzica, alla scoperta di un tesoro appartenuto a Mosè: saremo costretti a fuggire da loschi individui contando sull’aiuto della compagna Nicole; le nostre indagini ci condurranno poi lontano da Roma in favore di altre città del mondo. Un piccolo assaggio, questo, della città eterna, quasi una piccola stazione di riposo nel nostro itinerario prima di intrighi ben più complicati.
Nei due capitoli di Shadow on the Vatican ci troviamo all’interno del rione della Regola con il nostro protagonista, James Murphy, un ex sacerdote americano proveniente da Chicago. Vestendo i suoi panni alloggiamo in un appartamento nei pressi del Vaticano: dall’incrocio possiamo infatti notare il cupolone della Basilica di San Pietro che si staglia sullo sfondo.
Dalla collocazione sulla mappa della città ricreata in vignetta, ipotizziamo di trovarci nei pressi di Castel Sant’Angelo e ci dirigiamo verso la celebre Piazza Farnese, dove assistiamo all’efferato delitto che fa da prologo all’avventura nella Chiesa di Santa Brigida. Coinvolti da questa atmosfera, in un misto tra curiosità e apprensione per la sorte del povero amico, focalizziamo la nostra attenzione su ogni piccolo dettaglio, che diventa simbolo di qualcos’altro. Nella realtà è possibile non soltanto concedersi una visita all’edificio sacro e ammirarne il tetto affrescato, ma anche tornare fuori sul ciottolato della piazza e restare coinvolti dall’imponente facciata di Palazzo Farnese.
Ci fermiamo incuriositi anche sulle due fontane ai lati dello spazio, splendide vasche di granito collocate nel XV secolo e provenienti dalle Terme di Caracalla. Le ricerche del nostro James si complicano indagando sui rapporti economici che coinvolgono la banca vaticana. La tappa successiva ci porta a Capena, comune a nord della Capitale raggiungibile attraversando la Riserva Naturale della Marcigliana. Una volta lì James si inoltra in una fedele riproduzione della Chiesa di San Leone Magno: oltre all’esterno, il gioco riporta in dettaglio gli interni della chiesa, con una delle poche iconostasi bizantine rimaste in Italia (l’antica struttura che separava la parte dell’altare e la parte dei fedeli) e lo splendido affresco. Il secondo capitolo del gioco ci consente di ritornare a Roma e soffermarci sulla porta d’ingresso più famosa alla Città del Vaticano, Porta Sant’Anna. L’avventura e le sue pericolose relazioni economiche che scomodano i piani alti della banca vaticana ci conducono infine all’ultimo luogo, un’immaginaria cripta segreta in Galleria Alberto Sordi: situata in Piazza Colonna, è possibile inoltrarsi tra le vetrine dei negozi, i marmi del pavimento, i vetri e il ferro battuto del soffitto.
Come lasciare Roma senza una visita ad alcuni dei luoghi più famosi della città? In Jonathan Danter: nel sangue di Giuda vestiamo i panni di un giornalista inglese e ci ritroviamo invischiati ancora una volta in un caso spinoso: dopo la morte dello zio (agente segreto del Vaticano) indaghiamo sul famoso episodio dei trenta denari per cui Giuda ha venduto Cristo e veniamo a conoscenza di una reliquia appartenuta ai Templari.
Immersi nell’indagine non lasciamo ancora la Città del Vaticano e ci addentriamo in due scenari d’eccellenza come Piazza San Pietro e i Musei Vaticani. La resa di entrambe le location rende bene la sensazione di accoglienza e maestosità dell’esteso colonnato berniniano e del labirintico museo, in cui è possibile ammirare anche la riproduzione delle Stanze di Raffaello, vera eccellenza della pittura italiana. L’ultima tappa prima di lasciare Roma è il Pantheon, precisamente la tomba di Umberto I e Margherita di Savoia posta al suo interno: lì si troverebbe infatti una chiave per accedere a un chiostro segreto. Ci soffermiamo sull’imponente costruzione romana e spiamo in alto dal foro da cui passa la luce esterna per poi lasciarci Roma alle spalle.
Il nostro itinerario prosegue a sud, in Puglia, presso Castel del Monte (Andria), un’altra delle location italiane che conserva intriganti misteri al suo interno, a partire dal sovrano che l’abitò nel 1200, Federico II di Hohenstaufen. Stregati dalle storie sulla sua figura (mecenate, letterato, statista) il gioco ci conduce nell’esplorazione degli ambienti del castello medievale in pietra calcarea mista a quarzo, nel quale è impossibile non appassionarsi al linguaggio matematico e astronomico nascosto nella sua struttura: studiatissime infatti risultano le posizioni degli elementi strutturali che, basandosi sui calcoli di solstizi ed equinozi, creano un simbolismo da sempre al centro di numerosi studi che ci lascia a bocca aperta per la sua perizia.
L’ultima tappa di Jonathan Danter ci porta a nord, a Venezia. Immaginando di arrivare alla suggestiva stazione di Santa Lucia che penetra nella laguna rivelandoci tutto il suo incanto, ci dirigiamo verso il Ponte dei Sospiri e attraversando gran parte dell’isola. Superati Piazza San Marco e il Palazzo Ducale, possiamo ammirarlo da uno dei due punti di osservazione, il Ponte della Paglia; il livello di realismo con cui tutto è rappresentato nel gioco ci immerge pienamente nelle atmosfere misteriose.
Salutiamo il nostro giornalista Jonathan e rimaniamo a Venezia, per essere condotti da Malachi Rector nel videogioco Moebius: Empire Rising e da un turista investigatore in Corto Maltese: I segreti di Venezia. Impersoniamo dapprima l’esperto antiquario Malachi, cui viene affidato il compito di indagare su alcuni strani omicidi. Proviamo ad orientarci nella mappa delle calli disegnata nel gioco e prendiamo un caffè in Piazza San Marco, guardando verso sud-est: oltre la colonna con il Leone di bronzo, simbolo della città, sullo sfondo lagunare ammiriamo il profilo della maestosa Basilica palladiana di San Giorgio Maggiore.
Nei panni del turista viviamo invece con piena immersione l’universo dei fumetti di Hugo Pratt e del suo personaggio Corto Maltese. Il nostro protagonista ci accompagna in un itinerario molto fitto della città di Venezia, a partire dal Sestriere di Cannareggio. Tra enigmi e rebus saremo aiutati da una rivista a fumetti di Corto Maltese per salvare la vita di un barman avvelenato. Le sequenze iniziali ci mostrano il Sestriere di Cannareggio in versione notturna: autentico labirinto teatrale, ci lasciamo coinvolgere dal fiato corto del protagonista che si muove spaventato per le calli dell’isola, senza anima viva. Il nostro percorso continua lungo la ricostruzione in 3D del Ponte di Rialto, che si specchia bianco sul Canal Grande. Dirigendoci nuovamente verso nord, e oltrepassando la vecchia casa di un avventuriero di rilievo come Marco Polo, le nostre indagini ci conducono al Cimitero di San Michele, posto sull’isola omonima e reso nel videogioco con dovizia di particolari. Ci aggiriamo tra la rete fittissima di cappelle funebri e lapidi per scoprire altri scenari inquietanti della nostra indagine che ci conducono nuovamente sull’isola principale per una tappa “letteraria”, la Libreria Acqua Alta. Nel gioco ci muoviamo nella ricostruzione dell’attività, colpiti dalla vasca da bagno e dalla gondola in cui vi sono stipati ed esposti vari tomi.
Giungiamo infine all’ultimo luogo del nostro itinerario, alla punta est dell’isola, la Porta dell’Arsenale, cui è dedicata un’intera sequenza del gioco. Possiamo ammirare le facciata rinascimentale abbellita dalle varie sculture, come i due maestosi leoni, frutto della conquista di Atene da parte della Serenissima alla fine del ‘600. L’itinerario esoterico e cabalistico ci ha condotto in diverse città del Paese: un mondo fatto di simboli e di rimandi ad antiche leggende, enigmi irrisolti e complotti inaspettati che riescono a conferire ad alcuni dei monumenti più famosi del nostro Paese un’aura di mistero ed evocare le più fantasiose ipotesi di esperienze alternative del patrimonio artistico e culturale italiano.