George e Nicole si recheranno a Roma. Ad attenderli scenari poco caratterizzati e alcuni stereotipi poco confortanti: i “tipici” mafiosi (o per meglio dire gangster) italiani, esponenti della Chiesa un po’ fanatici e cittadini maleducati. L’intento tuttavia risulta ironico e la fruizione gradevole. La città è rappresentata in maniera verosimile, grazie a elementi quali il ciottolato delle strade, le finestre dei palazzi con le persiane in legno, le automobili e persino i piccioni, tutti elementi riconducibili visivamente a Roma o più in generale a una location italiana.
George e Nicole si recheranno a Roma. Ad attenderli scenari poco caratterizzati e alcuni stereotipi poco confortanti: i “tipici” mafiosi (o per meglio dire gangster) italiani, esponenti della Chiesa un po’ fanatici e cittadini maleducati. L’intento tuttavia risulta ironico e la fruizione gradevole. La città è rappresentata in maniera verosimile, grazie a elementi quali il ciottolato delle strade, le finestre dei palazzi con le persiane in legno, le automobili e persino i piccioni, tutti elementi riconducibili visivamente a Roma o più in generale a una location italiana.
Avventura grafica
Quarto episodio della serie. Il protagonista, George Stobbart, inizia la sua avventura a New York. Una donna gli sottopone un antico manoscritto che indicherebbe la strada per raggiungere un tesoro, l’Angelo della morte, appartenuto a Mosè e in grado di provocare danni irreparabili se finisse nelle mani sbagliate. I loschi malviventi sono sempre in agguato e, ancora una volta, George dovrà confrontarsi con alcuni di loro in giro per il mondo, per accaparrarsi per primo il tesoro. Il tutto con l’immancabile aiuto della compagna Nicole Collard. Dopo il passaggio alla grafica 3D del terzo episodio e le numerose critiche dei fan, Revolution Software ritorna al classico punta-e-clicca, mantenendo tuttavia le tre dimensioni.