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Procida è capitale della cultura e isola del cinema

20-01-2021

Procida, la più piccola delle tre isole del Golfo di Napoli, è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2022. È stata scelta tra dieci finaliste sulle 28 candidate in origine, battendo Ancona, Bari, Cerveteri, L'Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. "Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee". Queste le motivazioni della giuria lette dal ministro Franceschini che hanno portato alla scelta di Procida.

Tuttavia, gli amanti del cinema ricorderanno l’isola anche per aver fatto da scenografia all’ultima struggente interpretazione di Massimo Troisi, che sulla spiaggia del Pozzo Vecchio – per tutti l’indimenticabile spiaggia del Postino – fa innamorare Maria Grazia Cucinotta recitandole poesie e citando metafore.

Elsa Morante vi ambientò il suo capolavoro, poi divenuto un film del 1962 di Damiano Damiani, L’isola di Arturo, che vi colse, con le immagini, tutta la sua ancestrale bellezza, dalla Marina di Coricella alla collina di Terra Murata, lungo la quale si trova il cinquecentesco Palazzo D’Avalos, che fu carcere dal 1830 al 1988. L’antico villaggio di pescatori di Coricella è anche il centro dell’immaginaria Mongibello, dove approda Matt Damon ne Il talento di Mr Ripley (Anthony Minghella, 1999), e le sue casette colorate accolgono Valeria Golino e il piccolo Luigi Catani, durante un viaggio che per la donna ha il sapore del rimpianto della giovinezza lontana, nella sorprendente opera prima del 2011 di Ivan Cotroneo La kriptonite nella borsa.

Non possiamo infine non citare un altro ospite illustre dell’isola, uno straordinario Alberto Sordi in Detenuto in attesa di giudizio, film di Nanni Loy del 1971.

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