La Rocca di Senigallia sorge a ridosso della fascia costiera adriatica, in posizione strategica per la difesa della città dalle incursioni provenienti dal mare, su preesistenza di epoca romana fino a diventare nel tempo una grande fortezza rinascimentale.
Così com’è oggi, fu fatta costruire tra il 1476 e il 1482 da Giovanni Della Rovere, nominato Signore di Senigallia da suo zio Papa Sisto IV, avvalendosi di grandi architetti come Luciano Laurana e Baccio Pontelli. La pianta della Rocca è un quadrilatero con quattro grandi torrioni percorribili verticalmente e collegati ad ogni piano con la residenza ducale.
La Rocca era protetta tutto intorno da un fossato, oggi adibito a giardino. Attraversando il pontile costruito dall’architetto Luciano Laurana nel 1479 e terminante con un ponte levatoio non più esistente, si entra nel cortile della fortezza. Di fronte si può vedere la parte più antica corrispondente alla base della torre costiera medievale; le arcate sulla parete destra fanno parte invece di fortificazioni successive: la trecentesca rocchetta albornoziana e l’ampliamento a fortezza malatestiana della prima metà del 1400. Il lato sinistro del cortile è occupato dall’elegante residenza rinascimentale progettata da Laurana.
Nel 1631 la Rocca passò sotto il governo pontificio e fu utilizzata come carcere. Conserva al suo interno una vera da pozzo, un granaio, dei forni e un camino, delle celle pontificie, una scala elicoidale, delle troniere e altre postazioni di difesa. Oggi è un Istituto culturale aperto al pubblico e visitabile quotidianamente, inoltre viene utilizzato per mostre temporanee, eventi e riprese cinematografiche.
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Opere audiovisive girate nel luogo:
- Docufilm "Fanum Fortunae. Alla scoperta di Vitruvio" di Henry Secchiaroli (2019)