La storia delle ferrovie italiane inizia a Pietrarsa dove nel 1839 fu inaugurata la prima strada ferrata d’Italia, che congiungeva Napoli con Portici. Nel 1989 fu inaugurato il Museo, riaperto, dopo un lungo periodo di ristrutturazione, nel 2007. Oggi gli spazi museali ospitano anche eventi e congressi.
Il complesso si trova tra il mare e la stazione ferroviaria di Pietrarsa-San Giorgio a Cremano in un’area precedentemente adibita fabbrica di locomotive a vapore ed è composto da 7 padiglioni per un'estensione complessiva di circa 36.000m2. Lo spazio più grande del museo è il Salone delle vaporiere una struttura di 5.000m2 sostenuta da plinti di ferro, con tetto a capriate metalliche. Gli altri padiglioni ospitano locomotive elettriche trifase, a corrente continua, diesel, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri, la carrozza-salone del treno dei Savoia, poi passata alla Presidenza della Repubblica, con soffitto in oro zecchino e un tavolo di 8m in mogano. L’edificio più antico della struttura, denominato “cattedrale” perché caratterizzata da navate e archi a sesto acuto, espone arredi d’epoca, oggettistica ferroviaria, vecchie macchine per l’emissione dei biglietti e modellini ferroviari.
All’esterno si trova una statua in ghisa di Ferdinando II di Borbone, fusa nelle Officine di Pietrarsa nel 1852, l’elegante pensilina ottocentesca proveniente dalla stazione di Fiorenzuola d’Arda, una colonna idrica per il rifornimento d’acqua alle locomotive a vapore, una piattaforma girevole.
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