La Reggia di Caserta è uno degli ambienti in cui è stato girato L’Impero, film di fantascienza di Bruno Dumont. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2024 e vincitore del premio della giuria, è ambientato nel Nord della Francia, in un tranquillo e pittoresco villaggio di pescatori. Qui accade finalmente qualcosa: è nato un neonato speciale, un bambino così unico da scatenare una guerra segreta, tra forze extraterrestri…
Questo villaggio si identifica con Audresselles. L’idea alla base delle ambientazioni è quella di inventare nuove forme, allontanandosi dagli stereotipi delle opere spaziali, associando le astronavi a monumenti emblematici e gioielli dell’architettura francese (come ad esempio la Sainte-Chapelle e la Reggia di Caserta, costruita sul modello di Versailles). E tutto questo viene mescolato con il paesaggio della regione di Pas-De-Calais: il mare, le foreste, i cavalli tipici del luogo ed i bunker della seconda guerra mondiale, i resti militari del Vallo Atlantico…
Seguendo questi presupposti, il gioiello architettonico della Sainte-Chapelle viene usato come la sala di comando di una delle astronavi. La sua piattaforma di atterraggio sulla terra è un bunker della seconda guerra mondiale situato in un campo di grano, un altro esempio della contrapposizione fra l’ideale e l’ordinario.
Il grandioso palazzo settecentesco progettato da Luigi Vanvitelli si presenta nel film nella versione inedita di una nave spaziale. Oltre alla facciata esterna, hanno fatto sfondo ad alcune scene del film la Cappella Palatina, la sala del trono e il vasto parco.
La Reggia di Caserta è uno degli ambienti in cui è stato girato L’Impero, film di fantascienza di Bruno Dumont. Presentato in concorso al Festival di Berlino 2024 e vincitore del premio della giuria, è ambientato nel Nord della Francia, in un tranquillo e pittoresco villaggio di pescatori. Qui accade finalmente qualcosa: è nato un neonato speciale, un bambino così unico da scatenare una guerra segreta, tra forze extraterrestri…
Questo villaggio si identifica con Audresselles. L’idea alla base delle ambientazioni è quella di inventare nuove forme, allontanandosi dagli stereotipi delle opere spaziali, associando le astronavi a monumenti emblematici e gioielli dell’architettura francese (come ad esempio la Sainte-Chapelle e la Reggia di Caserta, costruita sul modello di Versailles). E tutto questo viene mescolato con il paesaggio della regione di Pas-De-Calais: il mare, le foreste, i cavalli tipici del luogo ed i bunker della seconda guerra mondiale, i resti militari del Vallo Atlantico…
Seguendo questi presupposti, il gioiello architettonico della Sainte-Chapelle viene usato come la sala di comando di una delle astronavi. La sua piattaforma di atterraggio sulla terra è un bunker della seconda guerra mondiale situato in un campo di grano, un altro esempio della contrapposizione fra l’ideale e l’ordinario.
Il grandioso palazzo settecentesco progettato da Luigi Vanvitelli si presenta nel film nella versione inedita di una nave spaziale. Oltre alla facciata esterna, hanno fatto sfondo ad alcune scene del film la Cappella Palatina, la sala del trono e il vasto parco.
Tessalit Productions, Red Balloon Film, Ascent Film, Novak, Rosa Filmes, Furyo Films
Côte d'Opale, Francia settentrionale. In un tranquillo e pittoresco villaggio di pescatori, finalmente succede qualcosa: nasce un bambino speciale. Un bambino così unico e particolare da scatenare una guerra segreta fra le forze extraterrestri del bene e del male.