Anna, la protagonista che da' anche il titolo al film del regista palermitano Marco Amenta, vive in simbiosi con la Sardegna, la sua terra.
Interpretata per buona parte in dialetto sardo (prevalentemente campidanese) da un cast quasi tutto isolano – compresa l’attrice di San Sperato Rose Aste che dà il volto ad Anna – la pellicola è stata girata interamente nell'isola. Racconta la storia di una giovane donna pronta a lottare per se stessa e per la sua terra. Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla.
Ispirata a fatti realmente accaduti in Sardegna qualche anno fa, quella di Anna è una storia di resistenza contro il potere spregiudicato di un capitalismo cieco pronto a distruggere tutto e allo stesso tempo contro il potere di una società maschilista e prevaricatrice.
In questo film anche la Sardegna è protagonista. "Mi riempie di orgoglio avere la possibilita' di mostrare anche scorci meno noti: abbiamo girato a Muravera, Arborea e Marceddì” ricorda Rose Aste.
Muravera (Sud Sardegna) è stata la location principale. Nelle vicinanze si trovano la fattoria, realmente esistente, situata Capo Ferrato, frazione di Muravera, e la spiaggia di Feraxi, sulla costa sud orientale della Sardegna. Per il paese sono stati usati scorci di Marceddì, frazione del comune di Terralba, nell’oristanese. Tra i luoghi delle riprese anche Cagliari e Arborea.
Anna, la protagonista che da' anche il titolo al film del regista palermitano Marco Amenta, vive in simbiosi con la Sardegna, la sua terra.
Interpretata per buona parte in dialetto sardo (prevalentemente campidanese) da un cast quasi tutto isolano – compresa l’attrice di San Sperato Rose Aste che dà il volto ad Anna – la pellicola è stata girata interamente nell'isola. Racconta la storia di una giovane donna pronta a lottare per se stessa e per la sua terra. Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla.
Ispirata a fatti realmente accaduti in Sardegna qualche anno fa, quella di Anna è una storia di resistenza contro il potere spregiudicato di un capitalismo cieco pronto a distruggere tutto e allo stesso tempo contro il potere di una società maschilista e prevaricatrice.
In questo film anche la Sardegna è protagonista. "Mi riempie di orgoglio avere la possibilita' di mostrare anche scorci meno noti: abbiamo girato a Muravera, Arborea e Marceddì” ricorda Rose Aste.
Muravera (Sud Sardegna) è stata la location principale. Nelle vicinanze si trovano la fattoria, realmente esistente, situata Capo Ferrato, frazione di Muravera, e la spiaggia di Feraxi, sulla costa sud orientale della Sardegna. Per il paese sono stati usati scorci di Marceddì, frazione del comune di Terralba, nell’oristanese. Tra i luoghi delle riprese anche Cagliari e Arborea.
Eurofilm, Mact Productions, Videa Next Station, Inthelfilm, Rai Cinema
Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l'hanno segnata, ma non piegata e oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell'angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di sé stessi e delle proprie convinzioni.