Incuneata tra le rocce di porfido rosso del monte di Mezzo, la “cantina nella roccia” del Centro sperimentale Laimburg comprende una vasta sala di rappresentanza di 300 mq con un alto soffitto a volta, capace di ospitare manifestazioni fino a 100 persone con tavoli e sedie, e il deposito per le bottiglie e le botti della tenuta vinicola Laimburg.
Le pareti e i soffitti di questo complesso di tunnel sono volutamente grezze. L’ingresso alla cantina avviene tramite un edificio adiacente. Durante il tragitto per accedervi si incontra una serie di grandi botti da vino intagliate, oltrepassate le quali si attraversa un lungo tunnel che ricorda, nell'aspetto, l’accesso a una miniera. Nelle gallerie adiacenti alla sala di rappresentanza, anch’esse scavate nella viva roccia, hanno sede i magazzini per le bottiglie e per il vino, nei quali trovano posto lunghe file di botti di chiaro legno di quercia di varie dimensioni ma tutte decorate al centro da strisce dello stesso colore del vino. L’illuminazione è realizzata con punti luce alloggiati nel pavimento e con lampade da parete puntate verso l’alto.
Completano la “cantina nella roccia” una sala per le celebrazioni (cupola) e una piccola galleria che ospita reperti archeologici risalenti all’era glaciale.
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