Il Pozzo del Santuario di Santa Cristina è un’area nuragica sacra che si erge in un altopiano basaltico, nel territorio della vicina Paulilatino (OR). Il nome deriva dall’adiacente chiesa campestre dell’XI secolo, di cui resta parte dell’abside e, intorno, 36 muristenes, casette che ospitavano i pellegrini durante le celebrazioni religiose.
Il sito archeologico sorge nel verde punteggiato di ulivi secolari, diviso in due nuclei. Nel primo si trova un tempio a pozzo risalente al Bronzo finale, abbracciato da un recinto sacro a forma di ‘serratura’; all’interno, vestibolo, scala discendente e camera con volta a tholos, realizzata con anelli concentrici; fuori dal recinto, la capanna delle riunioni, tonda con diametro di 10m, pavimentata a ciottoli e con sedile circolare, e circa dieci ambienti, forse alloggi di maestri di culto e botteghe del mercato che accompagnava le solennità religiose. Bronzi mediorientali di inizio I millennio a.C., fibule bronzee (IX secolo a.C.) e gioielli in oro fenici, rinvenuti negli scavi, testimoniano vitalità culturale e commerciale. A 200m c’è il secondo nucleo comprendente un nuraghe monotorre, alto 6m e largo 13m, con scala, nicchia d’andito, camera e volta intatta. Attorno, 3 capanne di forma allungata e il villaggio nuragico chiuso da un recinto.
Il santuario era forse luogo di osservazione astronomica: lo scenario merita una visita quando la luna piena illumina le acque del pozzo.
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