Il Mercato Ittico di Ancona, progettato da Gaetano Minnucci, tra i silos e i dock e i graffiti di Blu ed Ericailcane è accolto nella grande struttura a forma di parallelepipedo accanto alla rotatoria del Mandracchio, a fianco del Lazzaretto. Si tratta di un grande magazzino-deposito con varie celle frigorifere, locali per l’accertamento sanitario del pescato e una vasta “arena” adibita al commercio.
La facciata è decorata dal disegno di una grande balena, un’opera realizzata nel 2009 dall’artista Andreco nell’ambito della manifestazione di arte contemporanea PopUp.
La compravendita avviene tramite asta a ribasso e si svolge dal martedì al venerdì. Sono due i tipi di aste: la prima avviene di notte e trova spazio nella grande struttura comunale, dove è venduto il pesce raccolto con la pesca a strascico; la seconda, accolta nello stabile del Consorzio Pescatori, avviene di pomeriggio e riguarda il pesce azzurro. Entrambe le vendite sono gestite dalla Cooperativa Pescatori, nata nel 1993.
In origine le aste erano momenti piuttosto vivaci e caotici perché bandite “a voce”. Nel 1954 l’asta diventò meccanica: l’astatore attivava una sorta di grande orologio dove erano segnati i prezzi, mentre i compratori erano disposti nelle varie postazioni dotate di un meccanismo automatizzato a “bottone” per fermare l’asta al raggiungimento del prezzo. Attualmente il meccanismo dell’asta è elettronico.
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