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Gli anni più belli: l’omaggio di Muccino a Roma e ai registi che l’hanno immortalata

24-02-2020

Una donna, Micaela Ramazzotti, al centro della vita di tre amici Pierfrancesco Favino, Kim Rossi Stuart e Claudio Santamaria. Sullo sfondo l’Italia dei mondiali di calcio dell’82, la caduta del Muro di Berlino, lo scandalo tangentopoli, il crollo delle torri gemelle. E Roma, iconica ed eterna. L’omaggio dell’ultimo film di Gabriele Muccino Gli anni più belli a C’eravamo tanto amati è palese e dichiarato: nel film del 1974 di Ettore Scola, i tre amici, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Stefano Satta Flores erano stati Partigiani durante la guerra, ed hanno un legame che sembra indissolubile. A dividerli, Stefania Sandrelli, ad unirli, gli indimenticabili scorci di Roma, dalla Galleria Sciarra all’Aventino, dal Porto di Ripa Grande sul Lungotevere alla scalinata di Trinità dei Monti, fino alla Fontana di Trevi, dove Federico Fellini sta girando la mitica scena del bagno nella Dolce Vita. Ed è proprio quest’ultimo film, altra cartolina di Roma, che viene citato da Muccino in una scena in cui la Ramazzotti, come Anita Ekberg sessant’anni prima, si tuffa in quel capolavoro di marmo e travertino che il mondo ha conosciuto anche grazie al cinema.

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