La Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è stata istituita nel 2001 e copre una superficie di circa 3.600 ettari ricompresa nei comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone, Urbino.
Il toponimo Furlo deriva dal latino forulum (“piccolo foro”), volgarizzato poi in forlo e quindi Furlo. All’interno della gola, i romani hanno scavato due gallerie nella roccia nel punto in cui il transito era più problematico: la galleria grande è ancora oggi aperta al traffico pedonale e veicolare (è stata terminata nel 76 d.C. per volere dell’imperatore Vespasiano); la galleria piccola, visibile dalla strada, ma il cui accesso è possibile con visita guidata, è datata alla prima metà del I sec d.C.
La Riserva è attraversata dal Fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose della Gola, dove la suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta una grande varietà di flora e fauna.
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