Il Campo di Concentramento di Fossoli, sito a Carpi (MO), fu inizialmente creato dal Comando Militare Italiano nel maggio 1942 come campo per i prigionieri di guerra inglesi e americani. A seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943, il complesso fu occupato dai nazisti, che lo usarono, a partire dal gennaio del 1944, come punto di deportazione dei prigionieri politici e razziali verso i campi di sterminio dell’Europa settentrionale. Il 2 agosto del 1944 il campo fu abbandonato e, dopo la guerra, ospitò l’Opera dei Piccoli Apostoli (successivamente nota come Nomadelfia) di Don Zeno Saltini, negli anni compresi tra il 1947 e il 1952. Dal 1953 alla fine degli anni Sessanta il campo ospitò i profughi giuliani e dalmati.
Il campo era originariamente diviso in quattro settori: il primo, destinato alla vigilanza, è composto da edifici adibiti alle attività militari e di controllo del campo, un altro settore riservato alle baracche dei prigionieri ebrei, un terzo a quelle dei prigionieri politici e l’ultimo, oggi scomparso, ospitava altri fabbricati. I diversi utilizzi nel corso del tempo hanno alterato la fisionomia originale del campo, in particolare il fabbricato del settore vigilanza che fu convertito in una piccola chiesa.
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