San Benedetto del Tronto è il centro più importante e noto della Riviera delle Palme, così chiamata per l'abbondante presenza di palme (se ne contano circa 8.000 di varie specie) sul lungomare. La dicitura, originariamente riferita al solo litorale sanbenedettese, è stata poi estesa anche a quelli di Grottammare e di Cupra Marittima e persino ad alcune località dell'entroterra limitrofo. La città possiede il maggior porto peschereccio dell'Adriatico e tra i maggiori d'Italia.
Lungo la passeggiata del Molo sud, ribattezzata The Jonathan's Way, sorge il Monumento al Gabbiano Jonathan Livingston, realizzato nel 1986 dall'artista Mario Lupo, in onore del libro di Richard Bach. L'opera, proiettata per 10m, racchiude in un cerchio azzurro la vita dei gabbiani e delle acque. È il simbolo dell'operosità generosa e della tenacia tipiche della gente di mare, abituata ad affrontare e superare silenziosamente ostacoli e difficoltà.
Lavorare, lavorare, lavorare, preferisco il rumore del mare: questo il motto del Monumento di Parole del 1998 di Ugo Nespolo. La struttura di acciaio colorato con tonalità marine dal blu al rosso è alta 7m ed è situata all’inizio del lungomare nord di San Benedetto del Tronto, in prossimità dell’isola pedonale. Insieme ai Bambini della Guerra e Allegro, è una delle tre opere dell’artista piemontese presenti in città. Il testo della scultura "canta” un verso di Dino Campana il cui significato è precisato dallo stesso Nespolo sulla targa apposta al monumento: non un invito a far nulla, ma un monito a vivere un’esistenza più vera e più attenta ai valori della vita.
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