La Biblioteca Liciniana è la biblioteca comunale di Termini Imerese (PA), istituita nell’Ottocento su iniziativa del sacerdote Giuseppe Ciprì e poi denominata “Liciniana” dallo pseudonimo letterario di Mopso Licinio del suo fondatore. Dal 1952 la biblioteca ha sede nell'edificio che ospitava il Monastero di Santa Chiara, risalente ai primi decenni del Seicento e caratterizzato da un chiostro con un porticato che percorre tre lati.
La biblioteca possiede un patrimonio di 102.000 volumi e un archivio di atti risalente al XVI secolo, oltre a materiale non librario come videocassette, cd-rom, dvd, disegni, incisioni, foto storiche, carte geografiche, topografiche e planimetrie originali.
Accanto alla biblioteca, tra via Garibaldi e via San Marco, si trovano le vestigia dell’anfiteatro romano. Di forma ellittica e di modeste dimensioni, fu realizzato scavando nel suolo, difatti l’arena si trova 3m sotto il livello del portico esterno. A seguito degli scavi di inizio Novecento, sono oggi visibili, nella parte settentrionale dell’area, alcuni resti e i due ingressi.
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