Il complesso dell'ex cementeria di Alzano Lombardo (BG) risalente alla fine dell’800, porta la firma dell’architetto milanese Ernesto Pirovano e si trova al capolinea di quella che un tempo era la ferrovia della val Seriana (ora metropolitana leggera Bergamo-Albino). Già dalla sua originaria destinazione (quella appunto di fabbrica di cemento) l'edificio era curatissimo nei particolari, studiati per dare il giusto risalto agli spazi orizzontali (le loggette all’esterno, le finestre binate in successione) e a quelli verticali (le ciminiere, che così diventano elementi architettonici integrante dell’intera struttura).
La struttura è stata riconvertita in uno spazio polifunzionale che accoglie residenze, uffici, laboratori, posti auto e altro ancora. Il piano terra, composto da due saloni colonnati con navate comunicanti, è oggi uno spazio espositivo che può ospitare mostre, convegni, sfilate, matrimoni, attività ricreative, col preciso scopo di far convivere l’arte con la vita di tutti i giorni. Racchiude al suo interno la prestigiosa collezione delle opere d'arte raccolte da Tullio Leggeri in cui figurano, tra gli altri, autori come Mario Airò, Maurizio Cattelan, Tony Cragg, Gino De Dominicis, Wim Delvoye, Stefano Arienti, John Armleder, Cai Guo-Qiang, Vanessa Beecroft, Alberto Garutti.
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