Seconda regione più piccola d’Italia, con i suoi 4438 km² (dopo la Valle d'Aosta) il Molise ha diverse particolarità: è geograficamente divisa quasi perfettamente in aree pianeggianti, collinari e di montagna. Le catene montuose formano dei veri e propri confini fisici con le regioni limitrofe: i Monti della Meta segnano infatti la linea di divisione con l'Abruzzo e il Lazio, mentre i Monti del Matese corrono lungo il confine con la Campania. Questo territorio sta vivendo una rinascita dal punto di vista turistico dall’inizio degli anni 2000 grazie soprattutto alla presenza di vaste aree verdi incontaminate. Ripreso dalle macchine da presa già dagli anni Cinquanta, quasi mai i luoghi venivano identificati chiaramente come centri del Molise.
Stampa itinerarioIl primissimo titolo girato nella regione è una coproduzione Italia-Gran Bretagna, Due mogli sono troppe. Dopo la seconda guerra mondiale, l'inglese David Fry, che ha partecipato alla campagna d'Italia come sergente, decide di tornare a Venezia e Roma in luna di miele per la luna di miele. La coppia non raggiunge Venezia: giunta a Roma, salge per errore sul treno diretto a Cassino. In viaggio David racconta l'episodio di cui era stato protagonista: durante la guerra, arrivò casualmente nel paese di Poppi del Sangro, e per una serie di circostanze venne accolto trionfalmente come l'eroe liberatore. Tornato ora a Poppi, David viene salutato festosamente dalla famiglia Maggini, che lo aveva ospitato, ma quando presenta sua moglie, i Maggini cadono dalle nuvole perché lo credono sposato con la loro figlia Rosina, dalla quale ha avuto un bimbo. Un equivoco che si svela solo alla fine del film. La pellicola fu girata quasi interamente a Colli a Volturno, in provincia di Isernia, ma la produzione decise di cambiare il nome della cittadina che nella finzione divenne appunto Poppi del Sangro.
Inventato fu anche il nome di Assola, immaginario paese sul confine italo-francese, che fa da sfondo a un’altra coproduzione, stavolta con l’Oltralpe, dal titolo La legge è legge. Star del film sono Fernandel e Totò. Assola non esiste e il film è tutto girato a Venafro, nell'inverno del 1957. Tutta giocata su equivoci e differenze culturali, la pellicola vedeva Fernandel nei panni di un doganiere e Totò in quelli di un ladro su un canovaccio in stile Guardie e ladri.
Le campagne di Venafro si trasformano in lande del far west per ...Continuavano a chiamarlo Trinità. Benché il film parli di terre lontane tra la California e New Orleans, le scene sulle sponde del fiume sono girate in Molise, nelle vicinanze dei fiumi Volturno e Verrino: qui i protagonisti passeggiano sulle rive, e nella scena finale, la carrozza su cui viaggia una famiglia resta bloccata.
Fortunatamente esistono anche pellicole che ridanno al paesaggio la sua giusta attribuzione. In Come il vento Armida, la protagonista che è la direttrice del carcere di Lodi, è originaria di Casacalenda (CB), un caratteristico comune che correttamente fa da location alle scene in cui si ripercorre la sua infanzia: un territorio dove Armida ha imparato ad amare le regole e la semplicità.
Ambientato nella regione anche Non ti muovere, il film che ha visto nascere la coppia artistica Castellitto-Cruz. Timoteo parte con Italia quando la donna è costretta ad abbandonare la sua casa: i due decidono di tornare al paese d’origine di lei in Molise. Ha inizio così un viaggio che tocca vari territori della regione, tra cui Fossalto, Campobasso, Castropignano, dove Timoteo decide di mangiare e passare la notte e dove Italia ha un malore. Durante questo on the road vediamo l’auto di Timoteo passare attraverso gli scavi di Altilia che si trovano a Sepino. A Boiano, Timoteo tenta il disperato intervento per salvare la vita a Italia.
Una menzione a parte merita il film Il viaggio che ha il merito di non puntare solo i riflettori sul Molise ma su una tratta molto particolare, la cosiddetta Transiberiana d’Italia, ovvero la linea ferroviaria che da Carpinone (IS), porta a Sulmona (AQ), in Abruzzo. Il Molise attraversato dai protagonisti è incontaminato e magico. Le riprese si sono svolte nella piazza di San Pietro Avellana (IS), al Convento di Ripalimosani (CB) e a Campobasso in particolare in via Insorti d’Ungheria.