L’amore del cinema nei confronti dei nostri laghi ha origini lontane. Era solo il 1925 quando un giovane Alfred Hitchcock ambientò alcune scene del suo secondo film Il Labirinto delle Passioni tra l’hotel di lusso Villa d’Este di Cernobbio e la zona intorno all’Isola Comacina sul Lago di Como. Gli anni Sessanta videro invece la fortuna di un altro specchio d’acqua, stavolta in provincia di Trento, che grazie all’audacia di un imprenditore diventato per caso produttore, Walter Bertolazzi, si trasformò nella Hollywood sul Garda: set naturale dove nasce la Bertolazzi Film famosa per le pellicole sui pirati. E se galeoni e botti di rum con gli anni sono stati accantonati, al contrario il fascino del lago resta immutato.
Stampa itinerarioMeno famoso ma ugualmente pieno d’appeal è il Lago d’Orta incastrato tra le province di Novara, Verbano-Cusio-Ossola, è tra i primi a essere stato utilizzato come set cinematografico, anche se nello sconosciuto film Jvna, la perla del Gange (datato 1914) viene fatto passare per l’esotica India! Jvna la figlia di un ricco signore è colpita da un male misterioso. Il padre promette un tesoro al fachiro Kikraja che giura di guarirla. Nessun sortilegio sembra riuscire e alla fine la ragazza si salva grazie al coraggio di un audace conte di cui s’innamora. A fare da scenografia a queste vicende è Villa Crespi, oggi hotel di lusso con ristorante stellato, un edificio dalle forme architettoniche orientali, costruito nel 1879 su mandato dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi, incantato dalle architetture di Baghdad dove si recava per comperare cotone. Negli anni trenta la villa diviene struttura ricettiva di lusso: qui hanno soggiornato poeti, industriali e teste coronate come Umberto di Savoia e la Regina Margherita.
Nel momento di maggior notorietà della Bertolazzi Film, a metà degli anni Sessanta, sul Garda arriva una produzione inglese per realizzare alcune scene di Accadde un’estate, dal romanzo Villa Fiorita di Margareth Rumer Godden. È proprio la scrittrice a volere che i protagonisti si trasferiscano sul lago e come location viene scelta Villa Fiordaliso a Gardone Riviera sulla sponda bresciana. Peccato che l’ingresso della residenza neoclassica sia in realtà l’accesso secondario del Castello Scaligero di Torri del Benaco, sulla sponda opposta del Garda. Prima della stagione delle pellicole sponsorizzate da Bertolazzi, fu un maestro come Luchino Visconti a scegliere il Garda. Qui, nel 1954, girò Senso immortalando il Ponte Visconteo di Borghetto di Valeggio sul Mincio, nel Basso Lago veronese. Da sempre amanti di queste acque dove in tanti scelgono di passare le vacanze, i tedeschi non potevano non realizzare qualcosa su questo lago. Si tratta di Un amore sul lago di Garda (Eine Liebe am Gardasee), serie tv drammatica del 2006 che la Bavaria Film ha prodotto per la rai tedesca, la ZDF, e che la nostra Rai 2 ha effettivamente proposto anni dopo al pubblico italiano. Le 20 puntate della serie sono ambientate sul Lago di Garda nei paesi di Garda, dove si trova l’albergo che fa da perno alle vicende, e Lazise.
È sempre Visconti nel 1960 a scegliere le acque di un lago, stavolta quello di Como (che conosceva bene), per Rocco e i suoi fratelli: è infatti il lungolago di Bellagio lo scenario protagonista della gita domenicale di Nadia e Simone che si fermano ad ammirare l’Hotel Grande Bretagne. Amatissimo dalla star George Clooney che proprio sulle sponde ha una casa, Villa Oleandra, il Lago di Como ha fatto da set anche a uno dei film da lui interpretati, Ocean’s Twelve. Nella pellicola non compare solo la Villa dell’attore ma anche un’altra costruzione di prestigio, Villa Erba situata a Cernobbio, sede di importanti fiere e congressi. Nel film l’edificio viene fatto passare per la casa del ladro Night Fox. E proprio una delle attrici amiche di Clooney, Jennifer Aniston è la protagonista, assieme a Adam Sandler, di un altro film, Murder Mystery girato in larga parte in città nell’estate del 2018. Oltre alla già citata Villa Erba, la pellicola firmata Netflix ha utilizzato la statale 340 che collega i centri di Argegno, Torriggia, Laglio, Carate Urio e Moltrasio come scenario del folle inseguimento in Ferrari. La lunga scena termina con lo schianto dell’auto sotto a una statua costruita ad hoc, vicino al Tempio Voltiano, sulla sponda del lago su cui affaccia il centro storico di Como. Quello stesso centro, dentro le mura, dove i protagonisti si lanciano a caccia di indizi tra via Giovio e Piazza Medaglie d’Oro dove è stato ricostruito un finto mercato all’aperto.