Il secondo lungometraggio di Laura Bispuri racconta della contesa di una figlia da parte di due donne: la madre adottiva spesso fin troppo presente e la madre biologica senza equilibri e punti fermi.
La vicenda, che potrebbe essere ambientata in qualunque parte del mondo, in questo caso trova la sua collocazione in una Sardegna diversa da quella patinata delle più ambite mete estive. La Sardegna di Figlia Mia è quella selvaggia, rurale e povera, il cui ambiente assolato e brullo è il protagonista.
La location principale è Cabras, comune in provincia di Oristano, sulla costa centro-occidentale della Sardegna. Alcune scene sono state girate anche nelle località di Riola Sardo, San Vero Milis e Oliena.
Il secondo lungometraggio di Laura Bispuri racconta della contesa di una figlia da parte di due donne: la madre adottiva spesso fin troppo presente e la madre biologica senza equilibri e punti fermi.
La vicenda, che potrebbe essere ambientata in qualunque parte del mondo, in questo caso trova la sua collocazione in una Sardegna diversa da quella patinata delle più ambite mete estive. La Sardegna di Figlia Mia è quella selvaggia, rurale e povera, il cui ambiente assolato e brullo è il protagonista.
La location principale è Cabras, comune in provincia di Oristano, sulla costa centro-occidentale della Sardegna. Alcune scene sono state girate anche nelle località di Riola Sardo, San Vero Milis e Oliena.
Vivo film, Colorado Film, Rai Cinema, Match Factory Productions, Bord Cadre films
Nell'estate in cui compie 10 anni, Vittoria scopre di avere due madri: Tina, madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola, e Angelica, una donna fragile e istintiva dalla vita scombinata. Le due donne iniziano a contendersi l’amore della figlia e questo porterà Vittoria a vivere un’estate di domande, di paure, di scoperte, ma anche di avventure e di traguardi importanti per conoscere se stessa.