Il complesso ospedaliero di Volterra che il giocatore esplora è quello odierno, caduto nell’incuria e nel degrado, essendo stato abbandonato dopo la chiusura dei manicomi italiani in seguito alla Legge Basaglia (1978). Il team ha curato ogni minimo dettaglio, ricreando in maniera estremamente fedele tutti gli ambienti dell’ex manicomio, pur con qualche ridimensionamento di alcune stanze dovuto a inevitabili esigenze videoludiche. Il lavoro è stato possibile grazie ai numerosi sopralluoghi effettuati dagli sviluppatori nei luoghi reali. In particolare è stato ricostruito il padiglione Charcot e curati gli inserimenti di elementi distintivi, come la cartellonistica dell’epoca – l’avviso “la persona civile non sputa in terra e non bestemmia”, del Comitato Centrale Antiblasfemo –, che concorrono a ricreare un contesto e un’atmosfera fedele alla realtà.
Il complesso ospedaliero di Volterra che il giocatore esplora è quello odierno, caduto nell’incuria e nel degrado, essendo stato abbandonato dopo la chiusura dei manicomi italiani in seguito alla Legge Basaglia (1978). Il team ha curato ogni minimo dettaglio, ricreando in maniera estremamente fedele tutti gli ambienti dell’ex manicomio, pur con qualche ridimensionamento di alcune stanze dovuto a inevitabili esigenze videoludiche. Il lavoro è stato possibile grazie ai numerosi sopralluoghi effettuati dagli sviluppatori nei luoghi reali. In particolare è stato ricostruito il padiglione Charcot e curati gli inserimenti di elementi distintivi, come la cartellonistica dell’epoca – l’avviso “la persona civile non sputa in terra e non bestemmia”, del Comitato Centrale Antiblasfemo –, che concorrono a ricreare un contesto e un’atmosfera fedele alla realtà.
Walking simulator che si ispira a fatti di cronaca realmente accaduti, a partire dallo studio di documentazione d’archivio. Il giocatore impersona un’ex paziente del manicomio di Volterra che ritorna nel luogo dove era stata internata per confrontarsi col proprio passato. La vicenda darà l’occasione di portare alla luce episodi di violenza e abusi subiti anche da altri pazienti (elettroshock, lobotomie, abusi sessuali), tramite la scoperta di oggetti e documenti disseminati all’interno dell’edificio.