Esce il 27 febbraio al cinema con Fandango Diciannove, opera prima di Giovanni Tortorici, regista e sceneggiatore del film, prodotta da Luca Guadagnino. Il film era stato presentato nella sezione Orizzonti all'81^ Mostra del Cinema di Venezia.
Diciannove è una produzione Frenesy, Lotus Production - Leone Film Group e racconta la storia di un diciannovenne di Palermo che lascia Londra, dove studia economia, per trasferirsi a Siena ed iniziare la facoltà di lettere. Il viaggio introspettivo tra i ricordi del protagonista mostra la sua maturazione mentre è alla ricerca del proprio posto del mondo.
"Il film è un'indagine su un ragazzo di 19 anni e un’analisi del suo vivere e del suo essere studente. Leonardo viene inizialmente presentato come un ragazzo a volte goffo ma seguace di un vivere conformista. A mano a mano che la storia si sviluppa, emerge la sua natura asociale e nevrotica sublimata nell’ossessione di una rigida idea di letteratura e d’essere scrittore" racconta Giovanni Tortorici a proposito della sua opera prima.
Nel cast il protagonista, Manfredi Marini, è affiancato da Vittoria Planeta, Dana Giuliano, Zackari Delmas, Luca Lazzareschi, Maria Pia Ferlazzo, Sergio Benvenuto.
Il film è ambientato e girato a Siena. Tra i luoghi più iconici della cittadina toscana si riconoscono piazza del Campo, con l'inconfondibile torre del Mangia; piazze del duomo e il complesso museale di Santa Maria della Scala, piazza Salimbeni, Fontebranda, il Museo Civico, l’Accademia Chigiana, l’Università di Siena, il Consorzio Agrario.
La troupe ha inoltre girato a gennaio 2024, per 4 giorni, a Torino tra l’Aeroporto Levaldigi, il cinema Massimo, Lungo dora Napoli e piazza Castello, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Tra i luoghi delle riprese anche Palermo, Milano e Londra.
Palermo, 2015. Leonardo, 19 anni, lascia la città natale per raggiungere la sorella a Londra e iniziare gli studi di Business. Tuttavia, l'entusiasmo iniziale presto svanisce. Inquieto, si iscrive d'impulso all'Università di Siena per studiare letteratura. Ma anche qui, molla il corso e decide di immergersi da solo nello studio dei testi di “bella lingua” italiani. Sarà un anno accademico di solitudine, sporadica e strana socialità e confronti generazionali. Un anno dopo, Leonardo è a Torino, dove incontra un uomo, semi-conoscente di famiglia, con cui avrà un confronto più diretto del solito.