A Castellabate, luogo pittoresco che abbiamo imparato a conoscere in Benvenuti al Sud, la vita è andata avanti: Mattia ha sposato Maria e i due hanno un figlio. Solo una cosa non è cambiata: l’incapacità dell’uomo di crescere e diventare responsabile. Maria è stufa e decide di lasciarlo.
A Milano la vita di Alberto e Silvia non è quella sperata. C’è lo smog e i ritmi frenetici impediscono alla coppia di godersi il successo lavorativo di lui. Silvia vorrebbe passare i fine settimana in montagna, ma Alberto ha altri programmi: dirigere un ufficio sperimentale super efficiente, l’occasione della vita, un impegno che lo porterà a lavorare tutti i sabati per un anno.
In quest’ufficio arriverà anche Mattia: giubbotto fendinebbia e passaporto alla mano, si presenta in una fredda notte alla porta di Alberto. Questi lo accoglie un po’ freddamente, è in crisi con Silvia e la presenza dell’amico non aiuta, anzi… A Milano si è girato in via Paolo Sarpi, piazza Duomo e al Pirellone ma anche in angoli poco conosciuti della città.
Ben presto Silvia esasperata va via di casa ed Alberto pensa di risollevarsi rimettendosi sul mercato, ma è un po’ arrugginito: è qui che riconosciamo la Milano degli happy hour e degli eventi mondani. La discoteca Masai di Piobbico (entroterra pesarese) diventa un locale “d’acchiappo” della Milano da bere. Sempre Piobbico è, nella finzione scenica, una località di montagna del Nord Italia, il paese degli alpini e della polenta. La scelta è ricaduta sul comune marchigiano per esigenze della produzione che richiedeva un paese ben tenuto, con un ponte sul fiume, un castello e una bella piazza. Nel centro storico, tra piazza Sant’Antonio, il borgo e il Castello Brancaleoni (XIII secolo) viene ricreata una sagra paesana con bancarelle e tavoli spartani in cui si serve la polenta.
Lodi invece, in particolare l’auditorium e la piazza coperta della moderna struttura del Centro direzionale della Banca Popolare di Lodi progettata da Renzo Piano, ospita la convention aziendale delle Poste per i dipendenti delle filiali del Sud.
A Macugnaga, paesino ai piedi del Monte Rosa in provincia di Verbania, si tiene la festa degli alpini.
A Castellabate, luogo pittoresco che abbiamo imparato a conoscere in Benvenuti al Sud, la vita è andata avanti: Mattia ha sposato Maria e i due hanno un figlio. Solo una cosa non è cambiata: l’incapacità dell’uomo di crescere e diventare responsabile. Maria è stufa e decide di lasciarlo.
A Milano la vita di Alberto e Silvia non è quella sperata. C’è lo smog e i ritmi frenetici impediscono alla coppia di godersi il successo lavorativo di lui. Silvia vorrebbe passare i fine settimana in montagna, ma Alberto ha altri programmi: dirigere un ufficio sperimentale super efficiente, l’occasione della vita, un impegno che lo porterà a lavorare tutti i sabati per un anno.
In quest’ufficio arriverà anche Mattia: giubbotto fendinebbia e passaporto alla mano, si presenta in una fredda notte alla porta di Alberto. Questi lo accoglie un po’ freddamente, è in crisi con Silvia e la presenza dell’amico non aiuta, anzi… A Milano si è girato in via Paolo Sarpi, piazza Duomo e al Pirellone ma anche in angoli poco conosciuti della città.
Ben presto Silvia esasperata va via di casa ed Alberto pensa di risollevarsi rimettendosi sul mercato, ma è un po’ arrugginito: è qui che riconosciamo la Milano degli happy hour e degli eventi mondani. La discoteca Masai di Piobbico (entroterra pesarese) diventa un locale “d’acchiappo” della Milano da bere. Sempre Piobbico è, nella finzione scenica, una località di montagna del Nord Italia, il paese degli alpini e della polenta. La scelta è ricaduta sul comune marchigiano per esigenze della produzione che richiedeva un paese ben tenuto, con un ponte sul fiume, un castello e una bella piazza. Nel centro storico, tra piazza Sant’Antonio, il borgo e il Castello Brancaleoni (XIII secolo) viene ricreata una sagra paesana con bancarelle e tavoli spartani in cui si serve la polenta.
Lodi invece, in particolare l’auditorium e la piazza coperta della moderna struttura del Centro direzionale della Banca Popolare di Lodi progettata da Renzo Piano, ospita la convention aziendale delle Poste per i dipendenti delle filiali del Sud.
A Macugnaga, paesino ai piedi del Monte Rosa in provincia di Verbania, si tiene la festa degli alpini.
Alla sagra paesana a cui partecipano Mattia, Alberto e le rispettive famiglie sul finire del film si serve polenta alla carbonara, piatto caratteristico della cucina popolare marchigiana dove è girata la scena.
ùMattia viene accolto e (allo stesso tempo) salutato dai colleghi con una cena tipica milanese: in tavola, tra le altre cose, ossobuco, cassoeula e cotoletta.
Il seguito di Benvenuti al Sud, ma a luoghi invertiti. Alberto e Mattia sono in crisi con le rispettive mogli: il primo pensa troppo alla carriera, il secondo non vuole crescere. Dovranno cambiare il loro stile di vita, imparare l’uno dai difetti dell’altro, ma stavolta lo faranno nella laboriosa Milano.