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Le amiche geniali di Luchetti, tra conflitti e rivoluzioni nell'Italia Anni'70

27-01-2022 Tempo di lettura: 4 minuti

Arriva sugli schermi (dal 6 febbraio in quattro serate su Rai1) la terza stagione della serie tratta dai bestseller di Elena Ferrante, con la regia, questa volta, di Daniele Luchetti che succede a Saverio Costanzo, che ne continua a firmare la sceneggiatura insieme a Francesco Piccolo, Laura Paolucci e la stessa, misteriosa, autrice Elena Ferrante.

Tratto dal terzo libro della scrittrice, L'amica geniale- Storia di chi fugge e di chi resta  racconta, appunto, la ‘storia di chi fugge’, Elena, e quella ‘di chi resta’, Lila. Le due amiche geniali sono diventate adulte: Lila si è sposata a sedici anni, ha un figlio piccolo, ha lasciato il marito e l’agiatezza, lavora come operaia in condizioni durissime; Elena è andata via dal rione, ha studiato alla Normale di Pisa e ha pubblicato un romanzo di successo che le ha aperto le porte di un mondo benestante e colto. Ambedue hanno provato a forzare le barriere che le volevano chiuse in un destino di miseria, ignoranza e sottomissione. "Ho vissuto in una famiglia dove le donne non avevano potuto studiare – racconta Luchetti - Lila e la sua rabbia la conoscevo bene perché era la stessa che aveva avuto mia madre che quando portavo a casa dall'università ragazze che studiavano le guardava con ammirazione e rabbia".

Immutate le due attrici principali, Gaia Girace (Lila) e Margherita Mazzucco (Elena), che si muovono questa volta sullo sfondo degli Anni ’70, in uno scenario di grande cambiamento e rivoluzione dei costumi, di speranze e incertezze, di tensioni e sfide. Rispetto al particolare periodo storico Luchetti sottolinea che il suo intento è stato quello di raccontare in modo veritiero e interessante il tentativo di liberazione delle donne di quell'epoca: "A me quegli anni sembravano vicini per ragioni anagrafiche, ma non è stato lo stesso per gli attori, a cui ho dovuto spiegare un periodo che non conoscevano. Ho detto loro come si parla quando si parla di ideologia; come si pronuncia un discorso politico senza diventare ridicoli; come si fa a far credere al pubblico che i personaggi stiano vivendo uno smottamento culturale che è partito dai convenzionali Anni '60 e che ha portato ad un nuovo modo di vedere le cose”.

La nuova stagione è stata girata tra i consueti rioni e le piazze di Napoli, già protagonisti delle prime due stagioni (piazza Dante, Piazza del Gesù, i dintorni di Port’Alba, solo per citarne alcuni), nel centro storico di Caserta, a Torre Annunziata Santa Maria Capua Vetere. Ma si è spostata anche a Torino, principalmente presso le due sedi dell'Università in via Pietro Giuria e a Palazzo Campana, dove è stato ricostruito il clima di protesta e lotta studentesca di quegli anni; a Firenze, con riprese in Piazza del Duomo, in Piazza SS Annunziata, e nella Sala Rossa di Palazzo Vecchio, durante il giorno del matrimonio di Elena; sul celebre lungomare di Viareggio, trasformato con vetture di epoche e comparse nella passeggiata di una giornata d'estate degli anni Settanta; e, sempre a Viareggio, al Bagno Raffaella, fedelmente ricostruito come uno stabilimento balneare della Versilia dell'epoca, con ombrelloni e sdraio in stile, varie comparse con zoccoli e costumi dell'epoca, un bar con tanto di telefono a gettoni e jukebox. Per fare anche una breve parentesi di set a Milano, nella centrale Galleria Vittorio Emanuele II e nella vicina zona Duomo. 

Scopri di più sulle location nella SCHEDA sul nosto sito. 

 

(Carmen Diotaiuti)

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