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Un anno di scuola, il nuovo film di Laura Samani girato a Trieste

12-11-2024 Redazione Tempo di lettura: 6 minuti

Fine riprese per il nuovo film di Laura Samani, che arriva dopo l’apprezzato esordio Piccolo corpo: Un anno di scuola, liberamente ispirato al libro omonimo di Giani Stuparich e ambientato nella Trieste del 2007. Il film è stato selezionato per la scorsa Residence del Festival di Cannes.
Le riprese si sono avviate lo scorso 30 settembre, con conclusione sabato 9 novembre, per un totale di circa sei settimane di lavorazione, durante le quali nei vari reparti sono stati coinvolti circa una ventina di maestranze regionali. La città di Trieste e i suoi dintorni sono esplorati quasi come una presenza che fa da contrappunto alle vite dei ragazzi adolescenti raccontati nel film. Location principal l’I.S.I.S. Nautico “Tomaso di Savoia Duca di Genova– L. Galvani” nella sua sede di via delle Campanelle a Trieste. Tra gli altri luoghi toccati dalle riprese: Topolini di Barcola, Stabilimento Balneare Ausonia, diverse vie del centro cittadino, la Trattoria La Grotta a Roiano, l’osmiza Stoka di Contovello, l’IRCCS Materno Infantile “Burlo Garofolo”, Casa di Spedizioni Francesco Parisi, Basovizza e Muggia.

Prodotto da Nadia Trevisan e Alberto Fasulo per Nefertiti Film con Rai Cinema, e coprodotto da Thomas Lambert per Tomsa Films con ARTE Cinema France, il film racconta la storia di una diciassettenne svedese esuberante e coraggiosa, Fred, che arriva in città per il suo ultimo anno di superiori. Si ritrova ad essere l’unica ragazza in una classe di soli maschi e catalizza l’attenzione di tutti, in particolare quella di tre amici: Antero, affascinante e riservato; Pasini, seduttore istrionico; Mitis, bonaccione sarcastico. I tre si appartengono da sempre. L’arrivo di Fred sconvolge la loro omogeneità, mettendo a dura prova la loro amicizia. Mentre ognuno dei ragazzi la desidera segretamente per sé, Fred vuole essere ammessa nel gruppo, ma le viene chiesto continuamente di sacrificare qualcosa di sé per diventare una di loro.

La produzione ha avuto il supporto organizzativo e il contributo della Friuli Venezia Giulia Film Commission-PromoTurismoFVG e il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, CNC, Île-de-France e Creative Europe Media. Il film sarà distribuito in Italia da Lucky Red e nel mondo da Rai Cinema International Distribution.

A svelare qualche dettaglio dell'opera durante l’incontro sul set organizzato nell’Istituto triestino, la regista Laura Samani:

 “Il film è un adattamento liberissimo tratto dall’omonimo libro di Giani Stuparich, spostato di 100 anni in avanti: in realtà partiamo da due righe del racconto di Stuparich per concentrare l’attenzione del racconto sulle dinamiche tra i quattro protagonisti – tutti esordienti tra i 19 e i 25 anni. La protagonista femminile è svedese e i tre protagonisti maschili sono triestini perché nel film viene usato molto anche il dialetto, ma non solo perché alla fine lo spettatore sentirà parlare un sacco di lingue: italiano, triestino, inglese, svedese e sloveno. Vivremo il loro ultimo anno di scuola. Non è un caso che la scelta di ambientare il film sia caduta sul 2007: è il mio ultimo anno di scuola superiore. Sentivo fortemente la voglia di tornare a quegli anni. Si tratta di un anno molto particolare, spartiacque per Trieste, anno della caduta dei confini con la Slovenia che entra in Schengen, l’anno dell’avvento dei social. Da quel momento in poi il tipo di socialità è cambiato. Il racconto è di base ambientato a Trieste: abbiamo scelto di mantenere questa ambientazione, non solo perché lo prevede il racconto originario, ma perché è la mia città. Ciò che si vedrà è una Trieste di venti anni fa: abbiamo tentato di mantenere degli elementi più possibili corrispondenti all’epoca, abbiamo privilegiato maggiormente i rioni, come Roiano. Non abbiamo raccontato la Trieste asburgica, ma trattandosi di un racconto che coinvolge gli adolescenti, una Trieste più underground, più nascosta. Ci sarà tanta musica nel film: abbiamo scelto di utilizzare musiche che vengono dal Friuli Venezia Giulia, coeve al racconto, per raccontare questo mondo, nel mondo”.

“Piccolo Corpo aveva appena avuto la sua première a Cannes quando Laura mi propose Un anno di scuola”, racconta la produttrice Nadia Trevisan di Nefertiti Film. Il confronto con Piccolo corpo? "Un anno di scuola è un film molto diverso che ha avuto uno sviluppo lungo, Laura ha iniziato a scriverlo nel 2021, con Elisa Dondi, la co-sceneggiatrice, e sempre in dialogo con la produzione. Chiaro, costante e semplice è il dialogo che si è instaurato con l’EDR proprietaria dell’edificio scolastico, di grande fiducia quello con l’Istituto Galvani che ha sposato fin da subito il progetto. Un profondo ringraziamento va a FVG Film Commission – PromoTurismoFVG che, insieme al Fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia, sono tra i principali sostenitori di questo progetto. FVG Film Commission con la quale si è svolto anche un grande lavoro di ricerca delle location". 

(Car.Di)

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