Il film di Carlo Mazzacurati è ispirato al furto della reliquia del mento di Sant'Antonio di Padova avvenuto nel 1991. Gli avvenimenti che portano i protagonisti, Willy e Antonio, a diventare quasi per caso dei ladri, trovano la loro ambientazione innanzitutto nella città di Padova, tra i portici in via Vittorio Emanuele e via Oberdan, la Basilica di Sant'Antonio da Padova in piazza del Santo e la piazzetta delle Garzerie.
Alcune riprese sono state effettuate anche nella laguna veneta, nei pressi della zona portuale di Marghera, e nei giardini dell'elegante Villa Trento Carli a Costozza, frazione del comune di Longare, in provincia di Vicenza.
Il film di Carlo Mazzacurati è ispirato al furto della reliquia del mento di Sant'Antonio di Padova avvenuto nel 1991. Gli avvenimenti che portano i protagonisti, Willy e Antonio, a diventare quasi per caso dei ladri, trovano la loro ambientazione innanzitutto nella città di Padova, tra i portici in via Vittorio Emanuele e via Oberdan, la Basilica di Sant'Antonio da Padova in piazza del Santo e la piazzetta delle Garzerie.
Alcune riprese sono state effettuate anche nella laguna veneta, nei pressi della zona portuale di Marghera, e nei giardini dell'elegante Villa Trento Carli a Costozza, frazione del comune di Longare, in provincia di Vicenza.
Willy, detto Alain Delon, e Antonio frequentano uno squallido bar e vivono di piccoli furti fino al giorno in cui si trovano tra le mani una reliquia di Sant'Antonio. Resisi conto del valore del malloppo decidono di chiedere un riscatto milionario.