La location scelta dal regista sardo Gianfranco Cabiddu è l’Asinara quando ancora era un carcere. È su quest’isola semi disabitata a nord-ovest della Sardegna, caratterizzata da una vegetazione integra e selvaggia e animali allo stato brado, circondata da un mare cristallino, che fa naufragio una nave con a bordo una scalcinata compagnia di teatranti e alcuni pericolosi camorristi. Il set principale del film è al nord dell’isola, nel tratto di costa dove si trova la diramazione centrale dell’ex carcere.
La location scelta dal regista sardo Gianfranco Cabiddu è l’Asinara quando ancora era un carcere. È su quest’isola semi disabitata a nord-ovest della Sardegna, caratterizzata da una vegetazione integra e selvaggia e animali allo stato brado, circondata da un mare cristallino, che fa naufragio una nave con a bordo una scalcinata compagnia di teatranti e alcuni pericolosi camorristi. Il set principale del film è al nord dell’isola, nel tratto di costa dove si trova la diramazione centrale dell’ex carcere.
Come in una stoffa, si intrecciano le trame e i fili dei destini. Camorristi in fuga e attori in cerca di autorità si ritrovano, dopo un naufragio su un’isola-carcere, e si mescolano. Il teatro diventerà la zona franca in cui ciascuno potrà ritrovare se non il proprio ruolo sociale, la propria umanità. Qualcuno anche l’amore. Shakespeare e Eduardo De Filippo si fondono in una commedia picaresca piena di colpi di scena.