Si sono concluse a Prato le riprese del docufilm sulla vita del calciatore Paolo Rossi, grande artefice della vittoria ai mondiali in Spagna del 1982 e scomparso poco meno di un anno fa. È stato tutto bello. Pablito, questo il titolo del docufilm, è prodotto da Palomar e diretto da Walter Veltroni, e ripercorre le tappe della vita del grande campione, dagli esordi al suo rapporto con Prato, sua città natale.
A luglio scorso si erano svolti i casting presso le Manifatture Digitali Cinema di Prato, ed erano stati scelti Leonardo Turco nel ruolo di Pablito bambino e Gianmarco Piccione nel ruolo del fratello Rossano. I due ragazzini, tra i 10 e gli 11 anni, sono i protagonisti delle scene legate all’infanzia del calciatore, girate appunto nella città toscana.
In particolare le riprese hanno avuto luogo nel complesso delle Cascine di Tavola, nel vecchio campo da calcio della zona Soccorso (dove giocava la storica squadra dell’Ambrosiana), in una location privata, trasformata nell’abitazione in cui i giovanissimi Paolo, Rossano e Dante, coi loro pantaloni corti e i sandali con “gli occhi”, assisterono estasiati il 17 giugno 1970 alla storica partita Italia-Germania, vinta dagli Azzurri per 4 a 3, al Circolo Arci di Santa Lucia, a due passi dalla casa in cui Pablito è nato e cresciuto.
L’opera di Walter Veltroni intende ricostruire la vita di un ragazzo di Prato nato a Santa Lucia, che non veniva da una famiglia ricca, non aveva un fisico eccezionale ma era dotato di grande talento e intelligenza e aveva tanta voglia di resistere alle molte complicazioni della sua vita.
La troupe di È stato tutto bello. Pablito si sposterà adesso in Spagna, a Madrid e Barcellona, per poi fare ritorno in Italia, nelle città di Vicenza e Perugia e di nuovo in Toscana, nell’aretino.