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Cinema: dal 15 giugno riapertura ad ostacoli

11-06-2020 Tempo di lettura: 2 minuti

Da lunedì prossimo si riaccenderanno gli schermi italiani ma, a causa delle misure anti-covid potrebbero essere in pochi: si stima solo il 10% su un totale di 4.000 sale. I passi in avanti sui rigidi protocolli di sicurezza, che prevedono ad esempio la deroga del distanziamento per gruppi familiari, non sono bastati: al momento è obbligatorio il distanziamento di un metro, il condizionamento a riciclo d’aria e aerazione naturale, misurazione della temperatura, prenotazione e biglietti online, posti ridotti in sala, obbligo di conservare i nomi delle persone e il posto in cui sono sedute per 14 giorni. Inoltre permane l’obbligo di guardare il film con la mascherina in quasi tutte le regioni tranne Puglia e provincia autonoma di Bolzano. Se nei prossimi giorni potrebbero intervenire modifiche a queste rigide regole, come fortemente richiesto da esercenti e distributori, resterà invece il limite di capienza massima di 200 persone nelle sale.

Gli esercenti stimano, nei tre mesi di chiusura, un danno da 30 milioni di euro, un crollo improvviso seguito ad un periodo d’oro per il settore. I pochi cinema che riapriranno nelle prossime settimane e le 200 arene estive a pagamento proietteranno film la cui programmazione è stata interrotta a causa del lockdown o che sono stati distribuiti direttamente on demand: Favolacce, dei fratelli D’Innocenzo, 7 ore per farti innamorare, di Giampaolo Morelli, D.N.A. di Lillo e Greg, Tornare, di Cristina Comencini, Un figlio di nome Erasmus, di Alberto Ferrari. Alcuni distributori preferiscono invece aspettare l’autunno per le nuove opere.