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100 anni di Alberto Sordi

15-06-2020 Tempo di lettura: 1 minuto

È stato il dottor Guido Tersilli, indimenticabile Medico della mutua, il beffardo Marchese del Grillo e la sua povera vittima e alias Gasperino il carbonaro, Nando Moriconi, il giovanotto di Trastevere infatuato degli States di Un americano a Roma, Il vigile Celletti, il soldato Jacovazzi, eroe per caso ne La Grande Guerra, il Vitellone Alberto. È stato quasi 200 volte un magistrale interprete dii vizi e debolezze del suo tempo, che esprimeva senza ipocrisia, in modo comico, ma anche amaro. Quando il coetaneo Federico Fellini lo scelse poco più che trentenne per Lo Sceicco Bianco (1952), Alberto Sordi aveva all’attivo già molti film. Buttato fuori dalla scuola di recitazione milanese dei suoi inizi per il suo forte accento romano, fece invece della romanità mai rinnegata il suo successo.

In 60 anni di carriera ha raccontato la storia d’Italia, divenendo per tutti, ma soprattutto per la sua Roma, un fratello, un padre, un amico di famiglia ed è proprio così, come un amico, che una gran folla lo ha salutato una mattina di fine febbraio del 2003. Oggi Albertone avrebbe compiuto 100 anni e i suoi personaggi irriverenti con le loro battute memorabili sono ancora vivi, attuali, presenti più che mai nell’immaginario degli italiani.