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Regione Lazio: 35,6 milioni di euro per l’audiovisivo

04-06-2020

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale n. 174 “Disposizioni in materia di cinema e audiovisivo”, che prevede, all’articolo 14 uno stanziamento complessivo triennale di 62,5 milioni di euro così suddivisi: 35,6 milioni destinati a fondi regionali e 26,8 milioni (2020) in fondi comunitari. Lo stanziamento è volto a sostenere e promuovere le attività cinematografiche e audiovisive con l’intento di contribuire allo sviluppo culturale, economico e sociale sul territorio, attraverso il 'Documento programmatico triennale' e il 'Piano annuale degli interventi' e con il supporto di Roma Lazio Film Commission e Fondazione Cinema per Roma.

La proposta di legge definisce anche le modalità di intervento per il raggiungimento di questi obiettivi ovvero interventi promossi o attuati direttamente dalla Regione; concessione di sovvenzioni, contributi, agevolazioni (anche fiscali), sussidi e benefici economici o altre utilità, anche in forma di garanzie finanziarie, tramite il ricorso a procedure di evidenza pubblica.

 

I 35,6 milioni della dotazione finanziaria per il triennio 2020-2022 sono così ripartiti:

  • 4,2 milioni di euro per vari interventi di parte corrente in materia di cultura cinematografica e audiovisiva (1,6 milioni nel 2020 e 1,3 milioni di euro per ciascuna annualità 2021 e 2022);
  • 2 milioni per la partecipazione della Regione Lazio alla Fondazione Roma Lazio Film Commission (di cui 459 mila euro nel 2020 e 800 mila euro per ciascuna annualità 2021 e 2022);
  • 2,3 milioni per la partecipazione alla Fondazione Cinema per Roma (793 mila euro per ciascuna annualità del triennio 2020-2022);
  • 27 milioni di euro per interventi in conto capitale relativi al sostegno alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive (9 milioni per ciascuna annualità del triennio).

Altri 26,8 milioni relativi al 2020 e provenienti da fondi strutturali europei (programmazione 2014-2020) riguarderanno in particolare le coproduzioni internazionali.

La proposta di legge dovrà ora passare per l’aula consiliare per l’esame e l’approvazione definitiva.

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