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Istituto per il Credito Sportivo: le opportunità di finanziamento per l’audiovisivo

18-05-2024 Tempo di lettura: 4 minuti

CANNES - “Una banca pubblica a disposizione degli operatori culturali”, così il Direttore Generale DGCA Nicola Borrelli definisce l’Istituto per il Credito Sportivo, di cui è in corso il cambio di ragione sociale in SpA, con denominazione societaria che diventerà a breve “Istituto per il Credito Sportivo e Culturale” per meglio rappresentare il campo di attività dell’Istituto. Sono, infatti, oltre cento le opere cinematografiche finora finanziate, con finanziamenti in essere di circa 80 milioni di euro, a seguito del protocollo di intesa siglato a fine 2022 tra l’Istituto e la DGCA, grazie al quale le imprese beneficiarie di contributi automatici e selettivi previsti dalla Legge 220/2016, hanno potuto usufruire di un’anticipazione dei contributi attribuiti.

Cosa prevede il protocollo tra Istituto per il Credito Sportivo e DGCA:

  • I beneficiari possono inoltrare a ICS domanda di anticipazione
  • ICS, a proprio insindacabile giudizio ed in base al merito creditizio del richiedente (avvalendosi anche di modelli di rating indipendenti e di terze parti), può concedere anticipazioni fino al 90% del valore del contributo ad aventi diritto con veste giuridica di società di capitali;
  • Il prezzo ed il livello dell’anticipazione sarà fissato tenendo conto del rating di controparte ed il track record
  • Il contributo sarà incassato da ICS in forza di un mandato irrevocabile all’incasso rilasciato dal beneficiario ed accettato dalla DGCA
  • ICS, una volta ottenuto il pagamento dalla DGCA, provvederà a rientrate delle somme anticipate, riconoscendo al beneficiario la differenza

 “Le banche sono di grande aiuto in particolare per le co-produzioni, anche internazionali, per gestire il credito d’imposta e per dare inizio al progetto”, ha sottolineato il Sottosegretario al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, intervenuta al panel dedicato ai servizi finanziari realizzati dall’Istituto per le società del settore, organizzato all’Italian Pavilion a Cannes. “Come sistema pubblico vogliamo aiutare l’industria audiovisiva a risolvere concretamente ogni problema, e l’Istituto per il Credito Sportivo, da questo punto di vista, può essere considerato un amico della filiera”.

Modello di business e prodotti a disposizione

A illustrare modello di business e prodotti a disposizione, Lodovico Mazzolin, Direttore Generale dell'Istituto, che per l’audiovisivo offre: acquisto tax credit definitivo; anticipo su tax credit provvisori e contributi pubblici (automatici, selettivi, fondi gestiti da Regioni o Film Commission); anticipi su contratti con broadcaster e distributori; finanziamenti end-to-end per singole produzioni. “Siamo interessati al mercato delle coproduzioni, possiamo aiutare non solo nella gestione delle attività core come il tax credit, ma anche finanziare direttamente i produttori internazionali a patto che facciano una coproduzione in Italia. Cerchiamo anche di anticipare i contributi con le Film Commission, abbiamo già chiuso convenzioni con alcune di loro, puntiamo a farlo con tutte. 

Il nostro modello di business, sostenibile e socialmente responsabile, prevede un funding del mercato privato ma anche lo sfruttamento di fondi agevolati. Siamo l’unica banca che integra la misurazione dell’impatto sociale attraverso lo SROI nella valutazione di tutti i progetti finanziati. A livello di impatto economico indotto abbiamo calcolato come SROI una percentuale media del 3,9”.

L’industria cinematografica italiana è fatta di piccoli e medi imprenditori: la microimpresa a livello di artigianalità è significativa e vantaggiosa, ma in un contesto di economia internazionale può rivelarsi una debolezza. Iniziative come questa di cooperazione a sostegno dell’industria sono indispensabili per presentarsi sui mercati esteri come sistema Paese”.

(Carmen Diotaiuti)