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Sale vuote e calo dei lavoratori dello spettacolo: la fotografia del comparto culturale in Piemonte

13-07-2022 Tempo di lettura: 1 minuto

L’Osservatorio Culturale del Piemonte ha presentato la Relazione Annuale 2021-2022, “La cultura in Piemonte. Partecipazione e strategie organizzative nel post Covid”, denotando, nonostante i timidi segnali di ripresa del 2022, un settore culturale caratterizzato da grandi incertezze dovute alla pandemia, la crisi economica, il calo del reddito medio e la guerra in Ucraina.

Fondazione Symbola ha censito nel 2021, 20,6 mila imprese del sistema della produzione culturale e creativa in Piemonte con 73,5 mila addetti e un valore aggiunto di 4,6 miliardi di euro. Tutti i comparti hanno subito perdite consistenti tranne la filiera dei videogiochi e software, unico settore a crescere dell’11% nel 2021 rispetto al 2019. Nel biennio pandemico il sistema della produzione culturale e creativa in Piemonte ha perso complessivamente 421 milioni di euro di valore aggiunto rispetto al 2019.

La difficoltà del comparto è confermata dal dato del Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo (FPLS) dell’INPS, che nel 2021 conta 13.520 lavoratori dello spettacolo, 1.289 in più rispetto al 2020 ma 2.244 in meno rispetto al 2019.

Più volte evidenziata a livello nazionale, la crisi non ha risparmiato le sale cinematografiche, che faticano a riconquistare il pubblico, con perdite fortissime rispetto al periodo pre-pandemia: i 46,3 milioni di euro di incassi sul territorio regionale nel 2019 si sono infatti ridotti a 11,4 milioni nel 2021.

(Mo.Sa.)

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