Girato in parte degli esterni in Bulgaria, il film mostra, nelle scene iniziali e finali, la stessa location, ovvero la Basilica di Sant’Andrea a Mantova dove viene esposto il corpo di Giovanni delle Bande Nere. Il mestiere delle armi racconta la lotta impari tra le truppe di Giovanni in difesa di Roma e l’armata imperiale guidata da Georg von Frundsberg, dotata di alcuni esemplari di un nuovissimo cannone (uno di questi ferirà mortalmente Giovanni) ricevuti dal duca Alfonso I d'Este nel Castello di Ferrara.
Il marchese di Mantova Federico II Gonzaga è intenzionato ad evitare la guerra sui suoi territori, per questa ragione lascia transitare i lanzichenecchi attraverso la porta fortificata di Curtatone, che è in realtà quella della Rocca Sforzesca di Soncino (CR), la stessa da cui poco dopo sarà negato l’accesso alle truppe pontificie. La residenza di Federico II è invece il Palazzo Ducale di Mantova, nel cui Cortile della Cavallerizza Giovanni ferito sogna di partecipare ad una giostra. Sempre a Mantova, nell’antica contrada del Cervo, la Casa della Beata Osanna Andreasi è la dimora della sua amante.
Dopo il ferimento, Giovanni viene trasportato a Mantova nel palazzo di proprietà di Aloisio Gonzaga, che altri non è che Palazzo Barbò a Torre Pallavicina (BG), dove, in una sontuosa sala affrescata a grottesche, viene allestito il suo capezzale.
Girato in parte degli esterni in Bulgaria, il film mostra, nelle scene iniziali e finali, la stessa location, ovvero la Basilica di Sant’Andrea a Mantova dove viene esposto il corpo di Giovanni delle Bande Nere. Il mestiere delle armi racconta la lotta impari tra le truppe di Giovanni in difesa di Roma e l’armata imperiale guidata da Georg von Frundsberg, dotata di alcuni esemplari di un nuovissimo cannone (uno di questi ferirà mortalmente Giovanni) ricevuti dal duca Alfonso I d'Este nel Castello di Ferrara.
Il marchese di Mantova Federico II Gonzaga è intenzionato ad evitare la guerra sui suoi territori, per questa ragione lascia transitare i lanzichenecchi attraverso la porta fortificata di Curtatone, che è in realtà quella della Rocca Sforzesca di Soncino (CR), la stessa da cui poco dopo sarà negato l’accesso alle truppe pontificie. La residenza di Federico II è invece il Palazzo Ducale di Mantova, nel cui Cortile della Cavallerizza Giovanni ferito sogna di partecipare ad una giostra. Sempre a Mantova, nell’antica contrada del Cervo, la Casa della Beata Osanna Andreasi è la dimora della sua amante.
Dopo il ferimento, Giovanni viene trasportato a Mantova nel palazzo di proprietà di Aloisio Gonzaga, che altri non è che Palazzo Barbò a Torre Pallavicina (BG), dove, in una sontuosa sala affrescata a grottesche, viene allestito il suo capezzale.
Cinemaundici, Rai Cinema, StudioCanal, KirchMedia
David di Donatello 2002: Miglior film – Miglior regista a Ermanno Olmi – Migliore sceneggiatura a Ermanno Olmi – Miglior produttore a Luigi Musini, Roberto Cicutto, Ermanno Olmi – Miglior fotografia a Fabio Olmi – Miglior colonna sonora a Fabio Vacchi – Migliore scenografia a Luigi Marchione – Migliori costumi a Francesca Sartori – Miglior montaggio a Paolo Cottignola / Nastro d'argento 2001: Migliore fotografia a Fabio Olmi – Migliore scenografia a Luigi Marchione – Migliori costumi a Francesca Sartori / Globo d'oro 2001: Miglior film a Ermanno Olmi – Miglior fotografia a Fabio Olmi
Gli ultimi giorni di vita di Giovanni dalle Bande Nere che, deciso a fermare un'armata imperiale di lanzichenecchi luterani scesi in Italia per saccheggiare Roma, viene ferito gravemente da un colpo di cannone a San Nicolò Po e muore poco tempo dopo a Mantova.