Ambientato in un ipotetico paese del Sud, tra Basilicata e Puglia, il film è stato in realtà interamente girato in Sardegna, nella provincia di Oristano.
Costantino, prete “spretato” è costretto dalla madre ad andare a vivere fuori dal paese, e si rifugia nel vecchio faro di cui il padre era guardiano: si tratta del faro di Capo San Marco, a San Giovanni di Sinis, pochi metri distante dalla città millenaria di Tharros, le cui rovine sono ben visibili durante il funerale del padre del cognato Arturo. Rosa Maria, la sorella di Costantino, e Valbona vivono invece in una capanna sulla spiaggia di S’Archittu, nel territorio di Cuglieri.
Cabras fa da scenario per le parti del film girate in paese.
Ambientato in un ipotetico paese del Sud, tra Basilicata e Puglia, il film è stato in realtà interamente girato in Sardegna, nella provincia di Oristano.
Costantino, prete “spretato” è costretto dalla madre ad andare a vivere fuori dal paese, e si rifugia nel vecchio faro di cui il padre era guardiano: si tratta del faro di Capo San Marco, a San Giovanni di Sinis, pochi metri distante dalla città millenaria di Tharros, le cui rovine sono ben visibili durante il funerale del padre del cognato Arturo. Rosa Maria, la sorella di Costantino, e Valbona vivono invece in una capanna sulla spiaggia di S’Archittu, nel territorio di Cuglieri.
Cabras fa da scenario per le parti del film girate in paese.
Costantino, ex prete, e una scalcinata comitiva di familiari e amici-per-caso si cimentano nell’impresa di trasformare in albergo il vecchio faro di famiglia.